Il minicubo di Rubik in 0,69 secondi

Record mondiale all'Oratorio Rosmini per un diciassettenne di Merano



ROVERETO. Il primo torneo di "speed cubing" in Trentino incornicia un risultato di grandissimo prestigio: il diciassettenne Christian Kaserer, meranese, ha stabilito durante le batterie eliminatorie il nuovo record mondiale nel 2x2x2: è riuscito a comporre il "piccolo" cubo di Rubik in 69 centesimi di secondo. Il record verrà omologato a giorni.

Il torneo, organizzato all'Oratorio Rosmini da due appassionati di "speed cubing", Federico Scrinzi, 21 anni di Volano, e Nicola Giordani, 20 anni di Rovereto, ha richiamato una cinquantina di recordmen del gioco ideato nel 1974 dall'ungherese Emo Rubik, a tutt'oggi il giocattolo più venduto della storia (oltre 300 milioni di pezzi, un successo che negli anni Ottanta rese l'architetto Rubik l'uomo più ricco d'Ungheria). Tutti ragazzi, giovanissimi, quasi sempre accompagnati dai genitori. I quali a loro volta diventano tifosi, e si appassionano anche alle diverse varianti del "magic cube": il "poket", o 2x2x2 (cioè il cubo con due scacchi per lato), il classico 3x3x3, il 4x4x4 (Rubik's Revenge), il 5x5x5 (Professor's cube) e persino il "Pyraminx", con struttura piramidale.

Il record mondiale stabilito nel 2008 a Ginevra dallo speedcuber olandese Erik Akkersdijk (uno dei migliori al mondo) nella categoria "poket", 0,98 secondi (già eguagliato da due americani), è stato stracciato ieri pomeriggio dal nuovo primato stabilito dal meranese Christian Kaserer, che ha composto il 2x2x2 nello strabiliante tempo di 0,69 secondi, e battuto anche dal secondo tempo, segnato da Filippo Brancaleoni: 0,72. Un batter di ciglia, e il cubo è fatto.

Kaserer è stato uno dei mattatori del torneo, risultando primo nel Pyraminx, terzo nel 4x4x4 e terzo assoluto nel "blindfolded", ovvero la risoluzione del rompicapo ad occhi chiusi: all'inizio bisogna memorizzare la posizione dei colori, poi si viene bendati e si inizia. Bene anche il roveretano Davide Macri: ha vinto la speciale classifica "one hand", cioè la risoluzione del cubo con una sola mano. «Abbiamo iniziato in primavera a preparare il torneo - raccontano soddisfatti Federico Scrinzi e Nicola Giordani -, il difficile è stato riuscire a coinvolgere la World Cube Association, che ha inviato un suo funzionario per omologare i risultati. Per essere la prima gara in Trentino è andata benissimo».













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