trento

Il furgone in retro abbatte il gazebo del ristorante

Incidente ieri mattina a «Le due Spade». I danni sono oltre i diecimila euro



TRENTO. Il furgone della raccolta differenziata era a pochi metri. Fermo su una salita minima. I due addetti erano scesi per raccogliere i bidoni e con la coda dell’occhio hanno visto il mezzo che si era messo in movimento. Neppure il tempo di pensare a come fermarlo e c’è stato lo schianto. Rumoroso e distruttivo, ha ridotto a pezzi di legno senza senso il gazebo-giardino del ristorante «Le due Spade».

«La cosa importante è che non si sia fatto male nessuno - spiega Massimiliano Peterlana titolare del noto locale - per fortuna a quell’ora siamo ancora chiusi e quindi non c’erano i camerieri a preparare i tavoli all’esterno». La ricostruzione di quanto è successo è molto semplice ma sarà necessario comunque fare delle verifiche per capire perché il freno a mano non abbia fatto il suo lavoro, dato che l’autista prima di scendere dal mezzo lo aveva effettivamente tirato. Il mezzo si è messo in moto «grazie» alla minima discesa sulla quale era stato fermato per permettere la raccolta dell’immondizia. E può essere considerata una fortuna il fatto che ci sia stato il gazebo: senza questo ostacolo, infatti, il camion sarebbe arrivato su via Verdi e quindi le conseguenze sarebbero potute essere molto più pesanti.

Intanto a fare la conta dei danni di quanto successo è Massimiliano Peterlana. «Conti fatti a spanne - spiega - ma il gazebo così fatto costa sui diecimila euro e poi ci sono i soldi che abbiamo già pagato per l’uso del suolo pubblico per il prossimo mese e mezzo, cioè altri 700-1000 euro contando che nel periodo in cui è allestito il gazebo paghiamo anche una maggiorazione per il servizio di raccolta rifiuti. E poi c’è da considerare che per la stagione estiva, proprio per garantire il servizio ai tavoli esterni, assumiamo un cameriere in più».

A tutto questo si aggiunge anche un problema tecnico. In questo periodo di ferie potrebbe essere non così facile trovare un artigiano che si metta subito al lavoro per preparare un altro gazebo. E comunque il lavoro sarebbe assai lungo. «Ho l’impressione che la nostra stagione estiva - conclude Peterlana - sia già finita, o quasi. E se mi sforzo potrei anche trovare un aspetto positivo in tutto questo: non abbiamo più la possibilità di scegliere se proporre i tavoli all’esterno o quelli all’interno».

Intanto il titolare del ristorante ha già contattato un avvocato per iniziare le procedure necessarie per arrivare ad avere un risarcimento che ha patito in questo inconsueto incidente. (m.d.)













Scuola & Ricerca

In primo piano