Il «finto» elisoccorso atterra al Monte

Scambiato per un mezzo del 115 si è fatto largo tra animali e persone


Giorgio Pasetto


MEZZOCORONA. Un giocattolino, al confronto degli elicotteri di Trentino emergenza, ma agli occhi del profano facilmente confondibile con i velivoli di soccorso dei quali adotta identica "livrea". Il Robinson è atterrato domenica alla "desmontegada" tra le proteste dei presenti.

È giallo con i fregi rossi, proprio come i mezzi d'emergenza del nucleo elicotteri di stanza al Caproni. Non ha le insegne della Provincia, ma, da lontano, nessuno può notarlo. Insomma, potrebbe essere scambiato per un mezzo dell'elisoccorso, se non fosse per le dimensioni "tascabili". Il piccolo Robinson - di proprietà di un pilota della Val di Sole e normalmente ricoverato in un hangar dell'aeroporto di Trento - che domenica scorsa ha seminato il panico tra gli animali e sollevato il disappunto dei presenti alla "desmontegada" del Monte di Mezzocorona, sta diventando un caso.

L'intervento per nulla diplomatico da parte del rappresentante della Proloco di Mezzocorona, che ha intimato al pilota di sollevare i pattini e andarsene, non è passato inosservato. Così come potrebbe avere un seguito l'invito espresso da molti dei presenti perché le autorità competenti valutino la regolarità o meno della manovra. Resta il fatto che con l'aver adottato i colori degli elicotteri di soccorso, il pilota si sentirebbe quasi autorizzato a compiere manovre non proprio ortodosse. «Il fatto è che quell'elicottero vola frequentemente sui nostri cieli - conferma più d'un residente - e atterra dove vuole senza tenere conto dell'eventuale disagio che potrebbe comportare».

La presenza sui cieli del Trentino di questo velivolo "travestito" da mezzo di soccorso è ben nota ai piloti del nucleo elicotteri della provincia, ed in particolare al comandante Bruno Avi: «più volte abbiamo ricevuto telefonate da parte di cittadini che chiedevano cosa ci facesse un nostro elicottero sopra le loro teste, quando tutti i nostri mezzi erano a terra nell'hangar. Quel Robinson qualche volta l'ho anche incrociato in volo - aggiunge il comandante - ma solo un profano può scambiarlo con uno dei nostri mezzi, al confronto dei quali ha le dimensioni di un modellino».

«Il fatto è - aggiunge Avi - che nessuna norma vieta di adottare quella "livrea", per cui i colorii e i fregi sono del tutto legittimi, anche se possono indurre in errore».  «Per quanto ci riguarda - prosegue il comandante - noi ci atteniamo alla direttiva europea che stabilisce che il giallo sia il colore distintivo dei mezzi di soccorso, al punto che ben presto potremmo cambiare colore ai nostri elicotteri da lavoro che non svolgono attività d'emergenza».

Sulla regolarità o meno dell'atterraggio di domenica al Monte di Mezzocorona, il comandante Avi cita la normativa vigente: «dal primo di agosto la Provincia si è allineata alla legge altoatesina alzando da 1.000 a 1.600 metri il limite di quota per l'atterraggio degli elicotteri privati». «Per posare i pattini su qualunque superficie bisogna seguire delle regole ben precise - conclude - serve l'autorizzazione del proprietario del fondo, poi si deve comunicare all'autorità competente un dettagliato piano di volo che comprenda l'identificativo dell'elicottero, i dati del pilota e degli eventuali passeggeri, oltre che della rotta che si intende seguire».













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