Il consiglio perde e la Gerosa si rompe la caviglia

Match sfortunato a San Donà. Il «mediano» del Pdl: «Il dramma ora è gestire i figli»


Luca Marognoli


TRENTO. L'infortunio a un minuto dalla fine del match tra consiglio comunale e coop Estuario. Il piede appoggiato male e Francesca Gerosa, centro-mediano del Pdl, rovina a terra. E' la compagna di squadra Eleonora Angeli, terzino destro dell'Upt, a portarla al pronto soccorso. La diagnosi è seria: doppia frattura di calcagno e scafoide tarsale della caviglia sinistra. «Ho sentito un crac e ho tirato un urlo dal male: tremendo», dice la protagonista. «Il mio vero dramma non era il dolore, ma l'organizzazione: gestire lavoro, politica e bimbi, 18 mesi Riccardo e 4 anni Carlotta. Quando mi hanno detto la prognosi, 28 giorni di gesso, mi è scesa una lacrima».

Gerosa gioca da quando aveva 6 anni: «La prima bambina autorizzata dalle suore di maria Bambina». Nel pomeriggio era scesa in campo (come Berlusconi) in quello che l'assessore Renato Tomasi chiama il «Maracanà di San Donà». Nella formazione, con Gerosa e Angeli, anche Dalrì, portiere, Serra e Franceschini in difesa, Biasioli centrale, Andreatta, Jacopo Pedrotti e Pisoni sulle ali, Tomasi fantasista, Scalfi, punta. Arbitro Clemente Pedrotti. Risultato 4 a 1 per l'Estuario, con rete di Scalfi. Per Andreatta un palo e una traversa.













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