Il "caso treni" finisce a Roma. Più di mille firme / FIRMA

Interrogazione di Pinzger (Svp): «Trenitalia deve ripristinarli». Prosegue la petizione on-line


Davide Pasquali


TRENTO. La soppressione dei treni a lunga percorrenza lungo la linea del Brennero approda in Parlamento. Ieri il vicepresidente vicario del gruppo Udc-Volkspartei-Autonomie, il senatore Svp Manfred Pinzger, ha presentato una interrogazione al ministro per le infrastrutture e i trasporti, Corrado Passera. L'onorevole chiede di sollecitare l'ad di Trenitalia, Mauro Moretti, «affinché vengano ripristinati i collegamenti soppressi, in quanto si tratta di treni che da sempre garantiscono un servizio importante per le famiglie, ma anche per i cittadini che da Bolzano e Trento raggiungono la loro città di origine». Una decisione del genere, scrive, «avrà effetti negativi non solo sul turismo ma in particolare sull'ambiente e sulla mobilità sostenibile».

Intanto, la petizione lanciata dal nostro giornale per il ripristino dei treni soppressi supera quota mille firme. Il nuovo orario invernale di Trenitalia, in vigore da domenica prossima, prevede la soppressione di vari treni notturni «penalizzando in particolare i collegamenti nord-sud», ricorda Pinzger. Con la soppressione di numerosi collegamenti a lunga percorrenza, ad esempio i treni da e per Lecce (partenza da Bolzano alle 9,21 e arrivo a Bolzano alle 23,47), la coppia di treni Bolzano-Lecce/Napoli con partenza da Bolzano alle 21,30 e arrivo a Bolzano alle 8,05 che ora raggiunge solo Napoli, il collegamento ferroviario Bolzano-Monaco che giungeva a Bolzano il venerdì alle 21,27 e partiva da Bolzano alle 8,33 di sabato mattina eccetera, «si è creata ancora una volta una grave situazione per il trasporto ferroviario diretto a Bolzano e Trento, province sempre impegnate in particolar modo al mantenimento della qualità ambientale del territorio e per le quali l'utilizzo del trasporto ferroviario è parte fondamentale».

Inoltre, con la soppressione del collegamento notturno Roma-Bolzano istituito per la stagione turistica, si rischia di creare un enorme danno, ostacolando in maniera particolare «le migliaia di turisti che sia d'inverno che d'estate si indirizzano verso Bolzano e Trento per raggiungere una delle molteplici località turistiche». Già a seguito del potenziamento delle linee ad alta velocità e della conseguente soppressione di importanti collegamenti come l'Eurocity che da Monaco conduceva direttamente a Roma o il treno notturno che collegava la Capitale a San Candido, «i disagi per i turisti che non si fermano a Bolzano ma da lì proseguono per altre località turistiche dell'Alto Adige sono aumentati in quanto è necessario effettuare (almeno) un trasbordo per raggiungere la meta prescelta».

La soppressione, conclude, del collegamento diretto Roma-San Candido (decisione presa da Trenitalia nel dicembre 2010 all'atto dell'entrata in vigore dell'orario invernale 2010/2011), «aveva sollevato reclami e denunce non solo da parte degli operatori turistici ma anche di numerosissime famiglie che sceglievano la val Pusteria come destinazione delle proprie vacanze sia estive che invernali». Intanto, si fa sentire anche il Centro tutela consumatori utenti di Bolzano: «L'ulteriore riduzione dei collegamenti nazionali e internazionali porterà ad un maggiore utilizzo di treni regionali e interregionali. Ciò incrementerà sicuramente l'utilizzo dei treni (fatto in sé positivo); negli orari di punta però questi treni già oggi sono più che affollati», commenta il direttore del Ctcu Walther Andreaus. «Pertanto si teme che le condizioni di viaggio di molti pendolari siano destinate a peggiorare ulteriormente».













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