giustizia

Il caso Renna alla Corte dei conti

All’ex dirigente provinciale vengono chiesti risarcimenti per 158 mila euro



TRENTO. La Corte dei Conti chiede 158mila 495 euro all’ex dirigente provinciale Paolo Renna, che nel novembre del 2012 aveva patteggiato un anno e nove mesi di reclusione, offrendosi di versare 10mila euro alle due donne che lo avevano accusato di molestie sessuali.

Ieri, nell’aula al piano terra del palazzo di via Manci s’è tenuta l’udienza nei confronti dell’ex funzionario che, secondo la Procura, con il suo comportamento (è emerso che una delle due donne era costretta a “barricarsi” in ufficio, chiudendo la porta con una sedia, per rintuzzare gli assalti di Renna) aveva causato un disservizio calcolato nella somma che ora viene chiesta a Renna come risarcimento.

Ieri in aula, il difensore Stefano Giampietro ha portato una sentenza delle Sezioni riunite della Corte dei Conti che, se accolta dai giudici trentini, potrebbe ridurre di molto la cifra del risarcimento, nel caso in cui Renna venisse condannato. Concluso il dibattimento Il collegio ha trattenuto la causa per la decisione.













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