l'evento

Il Caproni cambia veste e conquista le famiglie

In due giorni di festa 5.500 persone in visita: tanti i bambini, ma anche gli adulti Il sogno di volare cattura proprio tutti. E l’elicottero ha un fascino particolare


di Daniele Peretti


TRENTO. In occasione di “Festivolare” sono stati più di cinquemila (2031 sabato e 3500 ieri) i visitatori del Museo Caproni. Per entrambe le giornate la strada di accesso alla struttura è stata chiusa già nelle prime ore della mattina e chi ha voluto raggiungere le piste lo ha dovuto fare a piedi. Famiglie, tanti padri con i bambini, giovani a costituire un pubblico eterogeneo che dimostrava la propria ammirazione e sorpresa per l'abilità evidenziata nelle dimostrazioni; per le particolarità tecniche dei velivoli in mostra: in due parole, una festa. Gabriele Zacco è uno dei tanti papà che ha in braccio il suo bambino: «Perché siamo qua? Semplice quando i miei bambini vedono passare l’elicottero nel cielo sopra casa lo salutano, lo rincorrono da una finestra all’altra fino all’ultimo sguardo ed allora questa era un’occasione ideale per vederli da vicino». Da cosa è stato sorpreso? «Dall’abilità degli elicotteristi e dalla loro capacità di controllare il volo. Ma anche gli alianti che sono fatti di nulla, praticamente c’è solo il sedile ed uno spazio guida aperto: impressionante».

Papà Altin e Riccardo sono appena entrati sulla pista ed osservano meravigliati lo spettacolo offerto da elicotteri in volo, velivoli a terra e rombo di motori. Sorpresi? «Molto, non mi aspettavo tanta gente. Quello che ci piacerebbe vedere? La gara degli aeromodelli». Un’opportunità offerta da “Festivolare” è anche quella di poter volare, anche se non proprio economica: per dieci minuti in cielo, ci vogliono quaranta euro. Lei ci proverà? «Se è possibile volentieri».

Chi invece non ci pensa nemmeno è un pragmatico Alberto Cavaliere anche lui con bimba in spalla che sottolinea come «Senza un motivo, non vado nemmeno in macchina. L’aereo lo prendo, ma solo se c’è uno scopo. Farlo tanto per fare non mi interessa. E non perché abbia paura, ma proprio perché non mi piace fare cose senza un motivo. Siamo qua per curiosità, abbiamo visto la pubblicità dell’evento e siamo venuti. Ogni fine settimana raggiungo la mia compagna da Milano e questa è un’occasione per fare una cosa diversa». Manuela con le figlie Ambra, Ginevra e Gaia con il loro amichetto Devis, è una delle fortunate che sono riuscite a raggiungere il Caproni in macchina. «Ci hanno lasciato passare ed ho anche trovato parcheggio proprio qui davanti. Per fortuna, perché a piedi sarebbe stato problematico». Tentata da una prova di volo? «Sì, ma costa troppo e poi con i bambini piccoli bisogna partire convinti, perché una volta partiti non si può tornare più indietro e non li vedo proprio sicuri».

L’occasione è buona per farsi anche un po’ di pubblicità. Barbara accoglie i visitatori proponendo l’iscrizione alla scuola di volo Ulm per conseguire il brevetto. Dice: «Un sogno che diventa realtà alla portata di tutti». Ma per realizzarlo ci vogliono 3663 euro. Momento di riflessione con l'associazione “Oskar for Langtang” che si propone di onorare la memoria di Oskar Piazza, scomparso il 22 maggio, con la raccolta fondi per finanziare una serie di aiuti per gli abitanti di Langtang in Nepal.













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