Il bagno del bar come base per lo spaccio

I controlli della polizia in Santa Maria Maggiore hanno portato a denunciare 4 persone (uno è minore) trovati con l’hashish



TRENTO. Fingevano di essere clienti affezionati del bar, ma il realtà si limitavano ad usare il bagno. E non per esigenze impellenti, ma soprattutto per gestire il «deposito» della droga che poi avrebbero spacciato. La scoperta di questo nuovo metodo di lavoro nello smercio della droga in città, è stata fatta dai poliziotti del reparto prevenzione crimine lombardo che in questi giorni sono a Trento in supporto agli agenti locali.

Il bar si trova nella zona di Santa Maria Maggiore e a quanto pare il gestore nulla sapeva di quello che succedeva nel bagno. Certo vedeva entrare ed uscire le persone che sono state denunciate dalla polizia, ma li aveva «etichettati» come semplici clienti.

In base alla verifiche che sono state fatte dalle forze dell’ordine il bagno era usato come punto di appoggio e di deposito dello stupefacente che veniva poi spacciato da un gruppo composto da tre magrebini - di cui uni minorenne - e un guineiano. I quattro sono stati notati dagli agenti che li hanno osservati riuscendo a ricostruire l’attività di spaccio e quindi li hanno fermati e denunciati. Durante i controlli a carico dei quattro sono stati sequestrati circa 60 grammi di hashish e 450 euro in contanti che secondo la polizia rappresentano il guadagno dell’attività di spaccio. Spaccio che sarebbe avvenuto al minuto con il «grosso» dello stupefacente che veniva tenuto nascosto nel bagno del locale pubblico. Potendo così andare a prendere il quantitativo necessario ogni volta che ricevevano un ordine. I tre maggiorenni sono stati denunciati mentre il minorenne (che pare essere senza fissa dimora) è stato affidato ad una comunità.

Denunce e sequestri che sono il risultato dei controlli portati avanti dalla polizia su impulso del questore. Controlli che riguardano tutta la città ma con un’attenzione particolare al centro storico e a zone come quella di Santa Maria Maggiore dalle quali da tempo si levano i malumori e le denunce dei residenti. Controlli che in questi giorni in particolare vengono fatti dai poliziotti trentini con la collaborazione del personale del reparto prevenzione crimine della Lombardia e che proseguiranno anche in futuro.

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