Il castello è un cantiere: l’esposizione della grande guerra sarà trasferita al filatoio Colle Masotti

I torrioni riconsegnati alla città

Conclusi i restauri saranno aperti al pubblico. Nuovi lavori nel 2012


Annalisa Gerola


ROVERETO. Un'altra ala del castello di Rovereto, sede del Museo storico italiano della Grande Guerra, sta per essere riconsegnata alla città, dopo i lavori di restauro durati due anni. A metà 2012 partiranno i lavori all'ultimo lotto, mentre già si pensa agli eventi del 2014, per il centenario della Prima guerra mondiale. E così la giunta Miorandi, sotto la guida di Alberto Miorandi e Camillo Zadra, presidente e direttore del museo, e dell'architetto Sandro Flaim, soprintendente ai Beni artistici della Provincia, ha fatto visita ai torrioni che, entro un mese, dopo i collaudi, saranno aperti al pubblico.

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«Ringrazio l'amministrazione comunale - ha esordito il presidente Miorandi - per l'attenzione che ha sempre dimostrato per questa istituzione, che è uno dei perni su cui si articoleranno le iniziative del centenario. C'è un'interessante fetta di turisti attirata dai temi legati alla Grande guerra, ecco perché stiamo pensando ad iniziative di richiamo europeo».

La visita ha interessato i tre torrioni, Malipiero, Marino e Alviano, che si sviluppano su quattro livelli. All'incontro non ha voluto mancare l'assessore provinciale alla cultura, Franco Panizza. «Abbiamo seguito e continueremo a seguire l'evolversi del restuaro, fino all'inaugurazione che coinciderà con l'avvio dei festeggiamenti per il centenario. Questa struttura è importante anche perché, qui, ha sede la rete "Trentino grande guerra"».

I lavori dell'ultimo lotto avranno inizio nella seconda metà del 2012. Il cuore del castello, che ospita la mostra sulla prima guerra mondiale, rimarrà chiuso fino al 2014. Saranno perciò visitabili solo i torrioni e le sale nuove. «Nelle sale nuove - ha spiegato il presidente Miorandi - c'è l'allestimento da Napoleone al primo conflitto, con particolare attenzione alle tecniche ed ai nuovi mezzi impiegati».

Ampio spazio, dunque, alla dimensione aerea, dato che fu la prima guerra che si combattè anche nei cieli. «I torrioni invece - ha proseguito - prevediamo una mostra sulle armi antiche. Pensavamo a dei percorsi didattici che permettano di comprendere come le armi si sono evolute nel tempo e come questo abbia inciso sul modo di condurre il combattimento». In attesa della conclusione del restuaro, la corposa esposizione dedicata alla Grande guerra, si traferirà temporaneamente, in forma ridotta, nelle sale del filatoio Colle Masotti, dove i visitatori potranno avere anche un'anticipazione sugli eventi del centenario.













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