RIVA. Una montagna di bottiglie d'ogni genere, lattine, occhiali, cellulari, un pneumatico da scooter, perfino un tombino in ghisa strappato dalla strada chissà come e chissà dove: è una parte sostanziosa del «bottino» che ha restituito alla luce del giorno, ieri mattina, il fondale del lago compreso tra il parco del Brolio e il porto dei battelli di piazza Catena.

A ripescare questo mucchio di cianfrusaglie, scaraventato nel golfo di Riva dalle «notti brave» della scorsa estate (ed anche di quella precedente) sono stati nove subacquei del locale Gruppo Sommozzatori, che aiutati a terra da un robusto furgone del Comune e in acqua da un natante dei vigili del fuoco, hanno ripulito il fondale: tornando a ripetere quell'operazione ecologica invernale che, fatta salva la sosta dell'anno scorso, è diventata ormai una simpatica ed utilissima tradizione.

Dicevamo che l'oggettistica «subacquea» descritta è stata solo una parte del bottino di ieri mattina...Eh sì. La parte del leone - quando i sub riemergevano in superficie dopo l'immersione - l'hanno fatta una quindicina di sedie e qualche tavolino, che anzichè trascorrere l'intera stagione turistica sui plateatici del lungolago (in primis quelli del Sole), nell'estate delle follie notturne rivane hanno avuto la disavventura di essere catapultati e inabissati in mezzo al lago. Per lo stupido divertimento - supponiamo - del vandalo di turno! Bene, grazie ai sub rivani, questi arredi già in giornata sono tornati ai legittimi proprietari, che provvederanno a pulirli dalle incrostazioni di conchiglie e alghe per rimetterli in carreggiata alla riapertura di Pasqua.

Soddisfatto del raccolto il presidente dei subacquei Graziano Marchi, che ha assistito alle operazioni in compagnia dell'assessore all'ambiente Renza Bollettin: entrambi hanno sottolineato che i sommozzatori non fanno solo pulizia, ma anche sensibilizzazione perchè il prossimo anno la spazzatura del golfo sia minore. Te caldo e brulè per tutti hanno concluso verso mezzogiorno la bella iniziativa.