I ruderi torneranno a essere Forte

Spera, la Provincia ha finanziato gli interventi per il recupero dei resti bellici sul Croz de Primalunetta


di Marika Caumo


SPERA. I ruderi sul Croz de Primalunetta saranno recuperati. La Soprintendenza per i Beni architettonici e archeologici della Provincia ha, infatti, messo sul piatto 135.558 euro pari all’80% della spesa ammessa di 169.446,88 euro, per i lavori di ripristino, valorizzazione e restauro delle trincee e di alcuni manufatti della Prima Guerra mondiale.

Il progetto, redatto dall'architetto Roberto Pezzato per una spesa di 175.866,88 euro, prevede il recupero e la ricostruzione puntuale di una delle baracche sul Croz de Primalunetta - Massiccio Cenon, a quota 2.300 metri, che tra il 1916-1917 fu caposaldo fortificato della linea italiana avanzata dove erano stanziati i 250 fucilieri del Battaglione Monrosa e dove sorse un villaggio di baracche di legno e ricoveri blindati con sacchi di sabbia e pietrame. Si provvederà anche al ripristino e pulizia di alcuni tratti di trincea, la sistemazione dell’area e del sentiero lungo il canalone che dal Croz scende al Lago delle Buse de Pilo con la valorizzazione, a valle, dell'ex casera che nell’estate del 1916 ha accolto l’infermeria campale del Gruppo Alpini Rambaldi. Qui nello specifico sarà realizzata una tettoia in legno a sua protezione. I lavori potrebbero venire eseguiti già in primavera.

La volontà di recuperare i ruderi risale al 2005, quando tre giovani del paese (Bruno Carraro, Omar Ropelato e Giancarlo Torghele) si fecero promotori dell’iniziativa chiedendo il supporto del Comune per l’ottenimento dei pareri di competenza previa progettazione, per l’acquisto dei materiali e il loro trasporto in quota, impegnandosi a realizzare i lavori dedicando il proprio tempo e quello dei tanti volontari coinvolti.

A tal fine nel 2007, nell’ambito dell’attività Ecomuseale, era stata presentata domanda di ammissione a finanziamento ma per mancanza di risorse non si era potuto andare avanti. Nel 2011 il Comune ripresenta la richiesta tra gli interventi per il Centenario della Grande Guerra: pur essendo ritenuta degna di ammissione non fu finanziata per indisponibilità di fondi. Fondi che tornano disponibili ad inizio anno, con il Comune che ripropone nuovamente la domanda, finanziata appunto nei giorni scorsi.

«Si prevede anche l’apposizione di tabelle informative con foto storiche scattate dall’Osservatorio con una panoramica a 360° su tutto il Lagorai», spiega il sindaco Alberto Vesco, e ricorda che il tutto ha lo scopo di creare un nuovo itinerario per gli appassionati di montagna, riscoprendo una zona poco battuta ma di notevole pregio naturalistico e paesaggistico, oltreché storico, dotata di pochi sentieri e di punti d’appoggio in caso di avverse condizioni meteorologiche. «Il baito “Battaglione Monrosa” potrebbe diventare punto di riferimento per escursioni, da promuovere nell’ambito delle attività connesse alla Casa Vacanze Gruppi Primalunetta e alla Baita Primalunetta oggetto di recente ristrutturazione e che vede la possibilità di soggiorno per gruppi e famiglie», conclude Vesco. A tal proposito un gruppo di pensionati del paese ha già provveduto a recuperare vecchi sentieri abbandonati da anni, pulendoli dalla vegetazione, dotandoli di adeguata segnaletica, sistemando e collocando “albi e canalotti" presso le varie sorgenti d’alta quota.













Scuola & Ricerca

In primo piano