I rospi attraversano la strada: in aiuto arrivano i volontari

Gli ambientalisti lanciano l’allarme per gli anfibi schiacciati a Loppio durante la migrazione: automobilisti andate piano



MORI. Allarme per i rospi a Loppio: e per aiutarli ad attraversare la strada, ci sono anche i volontari. Fra pochi giorni, appena terminerà questa coda invernale e si farà largo un po' di tepore, i rospi cominceranno ad attraversare la statale tra Mori e Nago. E c'è un gruppo di volontari pronti ad evitare che questi vengano schiacciati dalle auto. E in ogni caso si appellano agli automobilisti, affinché facciano attenzione. É risaputo che la strada per passo San Giovanni è attraversata dai rospi, che si dirigono verso la zona umida del lago di Loppio per riprodursi.

Tra pochi giorni, questi animali cominceranno la loro avventura: rischia di essere una strage, se chi passa in macchina non fa attenzione. Le barriere per i rospi posizionate alcuni anni fa fanno il loro lavoro, ma non bastano. Ci sono delle zone scoperte, e in alcuni casi i rospi scavalcano. E comunque, attivisti, volontari del Wwf e di gruppi scientifici, consigliano prudenza sulla strada. In particolare di notte e se piove, gli automobilisti dovrebbero andare piano e fare attenzione.

Spiega perché Karol Tabarelli de Fatis, che fa parte del consiglio direttivo del Wwf e della Società di scienze naturali del Trentino. «I Rospi comuni (Bufo bufo), come diverse altre specie di Anfibi, trascorrono la stagione rigida in uno stato di torpore, detto ibernazione, riparati nel terreno all'interno di zone boschive. Quando nel periodo tardo invernale/primaverile le temperature non particolarmente rigide incontrano giornate umide questi animali si ridestano ed incominciano la loro ciclica migrazione che li porterà a raggiungere stagni, laghi ed altri specchi d'acqua, indispensabili per la loro riproduzione, essi infatti sono legati all'acqua, all'interno della quale depongono gelatinose uova che daranno luce a girini, larve dotate di branchie.

Facile a dirsi ma difficile a farsi, visto che il percorso che devono intraprendere è costellato da barriere ecologiche, spesso difficilmente permeabili, come ad esempio le strade trafficate che cingono il Lago di Loppio o il Lago di Levico. Per questo nel momento più critico della migrazione sarebbe opportuno che gli automobilisti che percorrono queste strade, in orario notturno e magari coincidente con precipitazioni, prestino particolare accortezza e moderino la velocità, per la sicurezza loro e delle umide creature con cui condividono la strada», spiega de Fatis. Da qualche tempo è attivo su Facebook il gruppo "Anfibi e rettili del Trentino Alto Adige Sudtirol". É gestito, oltre che da de Fatis, da Daniel Iversen e Andrea Nardelli: è a disposizione di chiunque volesse maggiori informazioni o volesse soddisfare delle curiosità. (m.s.)













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