«I nomi del Pd? Frutto del caldo estivo»

Il capogruppo provinciale dell’Upt: noi forza politicamente centrale, non rinunceremo alla guida del processo politico



TRENTO. «Ormai siamo in agosto. E con il caldo che aumenta, le candidature fioriscono». Se la cava con una battuta, Giorgio Lunelli, di fronte al tam tam che segnala il crescente fermento, in area Pd, in vista della lunga campagna elettorale per il dopo Dellai. Com’era facile prevedere, il capogruppo dell’Upt in Consiglio provinciale preferisce sottrarsi al giochino dei nomi. E di fronte alla domanda su quelli che, di fronte al terzetto Zeni-Pacher-Olivi, intende schierare i suo partito, cambia metafora e dall’estate passa al calcio: «Mi sembra il classico gioco estivo della Gazzetta dello Sport, che costruisce candidature di calciomercato per poi farle rapidamente tramontare». Anche se, nei corridoi del Consiglio, ieri risuonava da più parti una battuta di questo tipo: se Zeni si candida, significa che c’è già qualcuno che sa di essere in grado di batterlo.

Lunelli, che cosa le sembra del balletto di candidature in casa Pd?

Iniziamo col dire che il centrosinistra autonomista ha una storia di 15 anni di buongoverno. Una coalizione in cui tre filoni inizialmente distanti, il popolarismo democratico, il riformismo di sinistra e la tradizione autonomista, si sono via via sempre più intrecciati: perché la piattaforma valoriale della comunità trentina risente di tutte queste culture. Un intreccio quindi non di potere, ma di principi. Che, lo dico di passaggio, è mille anni luce distante da ciò che vediamo in queste ore sui banchi del Consiglio provinciale, con la maratona oratoria della Lega Nord, che per esistere ha bisogno di parlare. Una tattica da cui anche il Pdl si è dissociato.

Il tema però c’è: dopo Dellai toccherà al Pd, il maggiore partito della coalizione. O no?

Al di là dei nomi, mi sembra che chi si diverte oggi a sparare candidature o autocandidature sulla base di ambizioni personali, ragiona solo in termini di assetti di potere. E mi ricorda il popolare personaggio televisivo di Tafazzi.

L’Upt non ha nessun nome in caldo?

Nell’ambito del centrosinistra autonomista siamo la forza politicamente centrale e intendiamo assumerci la responsabilità di guidare questo processo politico.

Significa che l’Upt non intende rinunciare alla presidenza della giunta?

I nomi li abbiamo anche noi, ma non è certo questo il momento di parlarne. Dopo Dellai tutto sarà più difficile, perché Dellai è un fuoriclasse e le squadre di calcio non sempre possono permetterseli: ma si vince anche senza di loro, sostituendoli con altri nomi magari di minore richiamo. Come la Juventus quest’anno, che senza fuoriclasse ha comunque vinto lo scudetto, riuscendo a mandare in gol 20 giocatori diversi.

Se è troppo presto per parlare di nomi, forse non lo è per chiarire la posizione dell’Upt sulle procedure per l’individuazione del candidato presidente: primarie di partito o di coalizione?

Anche qui è troppo presto, sarebbe un discorso solo accademico. Questa coalizione deve prima definire un programma di governo. E poi prima c’è il passaggio, delicatissimo, delle elezioni politiche.

Come dire che la definizione dei rapporti di forza non può prescindere da come si schiereranno i partiti per il Parlamento?

È implicito. Direi anzi inevitabile. E molto dipenderà dal sistema elettorale: con quello attuale, tra l’altro, oggi voteremmo per la Camera con il proporzionale e per il Senato con l’uninominale.

Autonomia, tagli, rapporti finanziari: che fare?

La sfida oggi è quella dell’elaborazione del terzo Statuto, un processo che richiede tempo e che deve essere il più condiviso possibile. E si tratta di una sfida resa ancora più decisiva dal fatto che in questi 60 anni la nostra storia è stata caratterizzata da due grandi fasi: la prima, quella di Kessler e Magnago, si è chiusa, mentre la seconda, di Dellai e Durnwalder, si sta chiudendo. Ma al di là dei nomi, si tratta di ridisegnare l’immagine e la sostanza che vogliamo dare all’autonomia e, sulla base di queste, i rapporti con Roma.

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