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I due gemelli dello spaccio al Tridente: vendevano droga anche ai minori

La polizia ne ha arrestato uno. Ecco come agivano: uno avvistava l’acquirente dalla finestra dell’abitazione sita al terzo piano del domicilio, e l’altro scendeva nella piazza per effettuare la consegna dello stupefacente



TRENTO. Nell’ambito delle attività finalizzate al contrasto del fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti nella piazze cittadine, il 12 luglio gli investigatori della Squadra Mobile, congiuntamente a personale della Polizia Locale, e con l’ausilio di un’unità cinofila del reparto di Padova, hanno operato l’arresto in flagranza di un diciottenne italiano domiciliato in piazza del Tridente, ove era dedito allo spaccio di sostanze stupefacenti del tipo hashish e cocaina unitamente al fratello gemello, al momento assente.

Dal mese di giugno scorso, i poliziotti hanno documentato, grazie a numerosi servizi di osservazione e pedinamento, che i due fratelli operavano in sinergia all’interno del compendio residenziale nella vendita di droga a diversi soggetti, anche minorenni, attraverso un sistema metodico e organizzato in cui, alternandosi, l’uno avvistava l’acquirente dalla finestra dell’abitazione sita al terzo piano del domicilio, e l’altro scendeva nella piazza per effettuare la consegna dello stupefacente, ovvero stazionavano nella stessa piazza in attesa di una cessione imminente.

In data di ieri, uno dei gemelli ha ceduto 2.12 grammi di sostanza stupefacente del tipo hashish ad un cittadino extracomunitario, raggiungendo nell’immediatezza il tavolino del bar della piazza del Tridente ove lo stava attendendo una ragazza minorenne alla quale aveva ceduto una sigaretta artigianale contenente tabacco misto ad hashish per un peso di gr. 0,93.

Indosso al diciottenne è stata rinvenuta sostanza stupefacente del tipo cocaina per gr. 1,96 contenuta in n. 2 involucri in nylon e la somma di 110 euro, mentre nell’abitazione sono stati rinvenuti n. 3 panetti di sostanza stupefacente del tipo hashish del peso di gr. 243,63, di cui due integri e uno circa della metà del peso originario, un coltello da cucina con lama e seghetto con tracce della medesima sostanza, fogli manoscritti recanti cifre e nomi conseguenti all’attività di cessione di sostanze stupefacenti.













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