I due cugini che le statue le scolpiscono «fondenti»

Gianluigi e Matteo Zeni nel loro studio a Mezzano hanno realizzato «Calmoniglio». L’opera (di cioccolato) verrà utilizzata dalla DreamWorks per promuovere il film


di Raffaele Bonaccorso


PRIMIERO. Sculture in legno? No. Magari in granito o marmo di Carrara? Men che meno. E allora fatele in cioccolato fondente... Detto e fatto. Già, i cugini Matteo e Gianluigi Zeni, figli degli affermati scultori primierotti Silvano e Renzo Zeni, sono ormai degli autentici specialisti nella particolare scultura realizzata, appunto, con cioccolato fondente. Può sembrare una cosa insolita, ma i due giovani artisti hanno dimostrato come il cioccolato può essere scolpito come qualsiasi altro materiale adatto ad essere forgiato nelle più strane figure.

Matteo, lo scorso autunno, ha partecipato alle “Olimpiadi di cucina artistica” a Erfurt in Germania, portando a casa la medaglia d'argento, mentre Gianluigi è da poco rientrato da una 5 giorni a Dubai, dove ha realizzato in scala, e tutto in cioccolato fondente, l'Hotel Atlantis the Palm. Assieme invece nei giorni scorsi hanno realizzato il “Calmoniglio”, personaggio del film d'animazione della DreamWorks Animation, portandolo alla trasmissione televisiva di Canale 5 “Verissimo”. Dopo l’apparizione in tv, la statua è stata consegnata alla biblioteca di Firenze e sarà Alessandro Cecchi Paone a presentarla nella trasmissione “Blu-ray” come testimonial del film “Le 5 leggende”.

Ma come si a scolpire il cioccolato? Lo svelano loro stessi. «Si procede come nella scultura di altri materiali (legno, marmo, granito...). Si parte da un blocco di cioccolato e si procede con la motosega elettrica senza uso di lubrificanti - il che non è facile poiché con il calore il cioccolato si scioglie e si attacca - per togliere le parti eccedenti. Si ha così una scultura abbozzata, pronta per passare alla successiva finitura con sgorbie, scalpelli e raspe, le stesse che si usano per il legno. Quando è terminata, viene ricoperta con cioccolato spray di diverse tonalità di colore. Le difficoltà sono date dalla fragilità e dal calore. Alcune parti vengono assemblate riscaldando la parte interessata con il phon. Quando si deve realizzare una scultura come nel caso del coniglio, si fa prima il modellino in plastilina».

Tanto per capire meglio, per il coniglio è stato approntato appositamente un blocco di cioccolato di circa 2 quintali (70 x 50 x 180 centimetri le misure). La scultura è stata realizzata nel laboratorio di famiglia a Mezzano, dove sono state effettuate dalle telecamere di Mediaset le riprese televisive dell'esecuzione dell'opera. Il coniglio di cioccolato è poi stato trasferito negli studi televisivi e successivamente, come detto, a Firenze.

A Dubai la realizzazione in scala del famoso Hotel Atlantis the Palm, ha presentato qualche difficoltà in più a causa della temperatura di fusione del cioccolato. Gianluigi Zeni, comunque, non si è perso d’animo e ha portato a termine il lavoro sotto gli occhi di tantissimi turisti che si fermavano ad ammirare, meravigliati, l’operazione. Gianluigi ha poi preparato in questi giorni una slot machine, sempre in cioccolato, per il Casino di Venezia.

Gianluigi Zeni ha frequentato la scuola d'arte di Pozza di Fassa e 3 anni all’Accademia die belle arti di Verona. Matteo Zeni ha frequentato la scuola d'arte di Ortisei, 5 anni più 1 anno di specializzazione in ritrattistica e la Kunstaccademie di Monaco di Baviera e ora studia alla Scuola d'arte di Carrara .

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