I Comuni: «Alla protesta domani non ci saremo»

I sindaci: «Nessuno dei promotori si è degnato di chiedere a che punto siamo» E illustrano gli interventi in corso per mettere in sicurezza la Sp78 a Bettega


di Marika Caumo


PIEVE TESINO

A. lla manifestazione di domani ai Bettega, Comuni e Comunità di valle non ci saranno. Parteciperanno invece all'incontro pubblico con l'assessore Gilmozzi fissato in Tesino la prossima settimana. Lo hanno spiegato chiaramente ieri pomeriggio in conferenza stampa i sindaci di Pieve, Cinte e Castello Tesino, Livio Gecele, Celestino Buffa e Sisto Fattore, il presidente della Comunità Sandro Dandrea e la consigliera provinciale Chiara Avanzo.

«Mai nessuno di questo comitato si è degnato di chiederci informazioni, cosa facciamo, a che punto siamo. Le informazioni si vanno a prendere dalle amministrazioni, non su Facebook», spiega Buffa. Gli fa eco Fattore: «All'incontro dell'altro giorno erano in 35 su 3mila abitanti. E' un'iniziativa priva di contenuti, bastava chiederceli». «Sabato non ci saremo. Questo comitato usa un tam tam mediatico che serve solo per fare politica e propaganda. Se ci fosse stata serietà ci avrebbe interpellato», attacca Gecele. La convinzione è che si tratti di una iniziativa politica, che sfrutta le preoccupazioni dei tesini. Quello che più li fa arrabbiare è sentirsi dire di non aver fatto nulla.

In mano la lettera che i quattro Comuni tesini hanno inviato in Provincia al presidente Rossi e all'assessore Gilmozzi lo scorso 31 marzo, esprimendo preoccupazione per la strada che sta franando e chiedendo informazioni chiare e interventi definitivi per la messa in sicurezza della Sp78. Sulla stessa linea l'interrogazione presentata da Chiara Avanzo del 9 aprile. Documenti che hanno smosso la situazione visto che poco dopo la Provincia ha stanziato 400mila euro per i lavori in somma urgenza. «Questi due mesi sono serviti per le perizie geologiche, per stabilire i piani di scivolo della frana, che sono diversi e a diverse quote», spiega Avanzo. I lavori sono stati assegnati alla Lorenzo Carbonari di Strigno e in sub-appalto alla Degiorgio Albano, sempre di Strigno. Ora si sta approntando il cantiere e questa mattina saranno posizionati i new jersey. «La frana è in movimento, non è semplice. L'intervento non sarà l'ultimo ma serve per fermare il movimento tra la frana e la strada, trascinata verso valle», precisa Dandrea. I lavori prevedono l'uso di micropali con tiranti ed i tempi previsti sono di 90 giorni. «L'intervento dello scorso anno non ha risolto il problema, ma in quel punto la strada non ha ceduto. Si è mossa più a nord, verso Bieno», aggiunge.

«In ogni incontro con la Provincia ribadiamo le istanze del Tesino. Protestare va bene, ma è l'ultima via. Con Gilmozzi e i funzionari c'è dialogo e lo stesso assessore insieme al dirigente Raffaele De Col si è reso disponibile per un incontro con la popolazione, la prossima settimana», prosegue Avanzo. «Siamo arrabbiati anche noi, più del comitato», ricorda Dandrea. Il riferimento è anche alla Variante del Tesino. Mancando la copertura finanziaria, fare promesse ora non ha senso. Variante che due anni fa è stata inserita come prioritaria tra le opere di viabilità secondaria (a seguire variante di Telve e di Roncegno) in un documento sottoscritto dai 21 sindaci e condiviso con l'allora presidente Pacher, che sarà ora riportato nell'accordo quadro di programma inviato in Provincia.

«Lo scorso 23 aprile, in occasione di un incontro sulla viabilità della Valsugana, il presidente Rossi ci ha spiegato che non appena ci sarà un quadro tecnico-finanziario preciso, farà un incontro in Valsugana», conclude Dandrea.













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