l'iniziativa

I clochard: «Non dovete temerci»

Successo per la «Notte dei senza dimora». In piazza Dante musica e solidarietà


di Sofia Verza


TRENTO. Un’eco di musica e danze ha guidato molte persone verso una festa dall’ ambientazione alternativa, lo scorso sabato sera. La statua del poeta Dante, di fronte alla stazione di Trento, ha assistito immobile ad un’esplosione di interazioni tra molte persone che non sono abituate ad incontrarsi, nemmeno a scambiarsi un saluto. In occasione della Giornata mondiale per la lotta alla povertà, sabato 18 Novembre l’associazione “Volontarinstrada” ha organizzato “La notte dei senza dimora”, facendo di Piazza Dante – teatro di situazioni spiacevoli che hanno allontanato molti dallo splendido parco- un luogo di incontro tra chi trova nelle panchine il proprio letto e chi di qui passa solo per caso. La manifestazione ha avuto luogo contemporaneamente in molte altre piazze italiane. “Una serata riuscita” la definisce Claudio Bertolli, presidente dell’associazione “ più partecipata degli anni scorsi. Trento ha conosciuto proprio in questi giorni episodi di spaccio lungo il fiume Fersina, spingendo ancora una volta la cittadinanza a chiedersi con quale spirito condividere zone verdi e parchi giochi. Uno spunto in positivo proviene da questa serata: con il clima dalla loro parte, i volontari hanno distribuito the caldo, cibo e vestiti fino a mezzanotte, quando le prime tende sono state montate sotto il Palazzo della Regione e l’atmosfera è diventata più intima, i racconti più lunghi. “Vorremmo che la gente smettesse di avere paura di chi è più povero di loro: noi qui troviamo ricchezza di solidarietà e creatività” - dice Corrado Consoli, volontario. Le reazioni dei partecipanti sembrano aver accolto questo appello: “E’ stata un’esperienza molto entusiasmante, da ripetere più spesso” - racconta Giulia Stea- studentessa della Facoltà di Sociologia - “mi ha stupito la sensazione di non saper distinguere tra chi è senza dimora o meno”. Sulle note della “Raccatum Band”, gruppo di volontari e senza dimora che compone canzoni raccontando la vita di strada, C. dice di dormire nella macchina parcheggiata poco distante, nell’attesa di avere un posto alla Bonomelli; ma stasera finalmente la notte non sarà così lunga, ballando e chiacchierando in piazza. “In realtà, se non hai perso la voglia di vivere, può bastare anche molto meno per addormentarti soddisfatto” - commenta G., senzatetto da dieci anni. Secondo le stime fornite da Caritas nel 2012, si stimano tra trecento e cinquecento le persone senza dimora nella Provincia di Trento, molte di loro originarie di questi luoghi.













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