I «cinquantini» cambiano targa

Diecimila vecchi ciclomotori dovranno dotarsi del moderno codice


Marzia Bortolameotti


TRENTO. Rivoluzione per diecimila ciclomotori in Trentino che dovranno sostituire il «targhino» con una targa vera e propria e dovranno farsi rilasciare il certificato di circolazione. In questi giorni la Motorizzazione civile di Trento è stata presa d'assalto per il cambio di targa. Ci sono almeno una trentina di richieste al giorno, fanno sapere dalla sede di via Lung'Adige San Nicolò. Una folla che si mette in coda agli sportelli per la sostituzione del contrassegno con una targa e avere maggiori informazioni sul certificato che verrà rilasciato.

Addio dunque al cosiddetto targhino e benvenuta alla targa per ciclomotori. Un vero e proprio cambiamento per i motociclisti. La disposizione è contenuta nel decreto sulla sicurezza stradale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 2 febbraio 2011. A livello italiano l'associazione ciclo motociclo accessori (Ancma) stima che ci siano 1 milioni e 850 mila ciclomotori da adeguare alle nuove regole, diecimila qui in provincia.

Entro il 12 febbraio dell'anno prossimo tutti i ciclomotori dovranno essere ritargati pena una multa salata. Le scadenze per le operazioni di "ritargatura" sono le seguenti: entro il primo giugno 2011, per i ciclomotori circolanti con contrassegno di identificazione la cui sequenza numerica inizia per "0", "1" e "2" (non è detto siano i più vecchi). Entro il 31 luglio, per i ciclomotori circolanti con contrassegno la cui sequenza inizia per "3", "4" e "5". Entro il 29 settembre 2011, per i ciclomotori "6", "7" e "8" e entro il 28 novembre per i cinquantini che iniziano con "9" e la cui sequenza alfanumerica inizia con la lettera "A". Le multe scatterannno comunque dal 13 febbraio 2012 nei confronti di tutti coloro che circolano con ciclomotori non regolarizzati. La sanzione è piuttosto salata e va dai 389 euro ai 1.559 euro.

La norma è stata introdotta sostanzialmente per mettere sullo stesso piano moto e ciclomotori e per cercare di quantificare i cinquantini circolanti sulle nostre strade. Non più dunque una circolazione «selvaggia», ma controllata e monitorata. Il costo della «ritargatura» è di 56,56 euro presso la Motorizzazione di Trento e comprende: il bollo da 29,24 euro, i diritti di motorizzazione 9 euro, la targa ciclomotore di 12,92, le spese postali per tre bollettini: 5,40 euro. Per qualcuno dei cinquantini in circolazione verrebbe da pensare che costi di più la targa del mezzo in sè, ma non ci sono alternative: per circolare si deve pagare. È possibile fare la «ritargatura» anche presso le agenzie specializzate. In Trentino se ne contano una trentina. Fare questa operazione in un'agenzia costa comunque di più. Per chi abita lontano da Trento dovrà calcolarne la convenienza.

© RIPRODUZIONE RISERVATA













Scuola & Ricerca

In primo piano