I cigni sono tornati a svernare sull’Adige

Due esemplari adulti sono segnalati da giorni vicino a Grumo e San Michele. Forse sono gli stessi già passati gli anni scorsi


di Moira Pederzolli


SAN MICHELE ALL’ADIGE. Sono tornati i cigni sull’Adige. Si tratta di una coppia di adulti bianchi, che, da diversi anni ormai, passa il periodo invernale vicino agli abitati di Grumo e San Michele. E per i residenti dei due centri rotaliani è diventata quasi un’abitudine vedere gli eleganti animali in questo periodo dell’anno, un’abitudine che non riduce la curiosità.

È possibile ammirare i cigni mentre nuotano, in corrispondenza del ponte sull’Adige. Si muovono per lo più in direzione nord (verso la Cacciatora), ma non di rado si possono notare anche nei pressi dell’albero di Natale allestito sul fiume dalla parte opposta.

«Il fatto che i cigni si trovino nei fiumi non è una cosa del tutto insolita – ha spiegato Sergio Merz, responsabile e coordinatore del Centro recupero avifauna selvatica di Trento – in Ungheria e nel Nord Europa, ad esempio, è una cosa molto frequente. Spostandosi verso sud nella stagione invernale, hanno scelto di fermarsi qui – ha continuato – Bisognerebbe capire se si tratta sempre della stessa coppia ogni anno».

Negli ultimi anni, è capitato non di rado che i cigni venissero avvistati nella zona, sempre in inverno. Nel gennaio 2010, un’intera famiglia di cigni (due adulti e tre piccoli) è stata vista nelle acque del fiume Noce, in corrispondenza del ponte per Mezzolombardo.

«I due cigni di Grumo e San Michele dovrebbero appartenere alla razza del cigno reale – ha continuato Merz – che è la razza più comune nelle nostre zone. Molto spesso, si fa confusione, perché si tende a definirli cigni selvatici, che appartengono invece a un’altra razza, più comune nel Nord Europa».

Il cigno reale, ha precisato Merz, è una specie tutelata dalla legge per la protezione della fauna selvatica, è completamente bianco e si differenzia da quello selvatico perché è dotato di un «bernoccolo» sopra il becco. «In genere, la coppia (maschio e femmina) quando si forma resta fissa per tutta la vita o quasi – ha spiegato Merz – Dunque, è probabile che anche questi due cigni, se si tratta di un maschio e di una femmina, siano gli stessi negli anni. Senza le opportune verifiche, non è però possibile dirlo con certezza. Si potrebbero catturare per inanellarli, ma c’è il pericolo che si possano spaventare e non tornino più».

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