I biglietti? Si compreranno sui bus

La Trentino Trasporti vuole installare le macchinette sui mezzi urbani


Robert Tosin


TRENTO. Come in un salto nel tempo, sugli autobus urbani tornerà la macchinetta che rilascia il biglietto. La Trentino trasporti ci sta pensando, tanto che ha già pure fatto il conto di quanto costerebbe l'installazione degli apparecchi: 400 mila euro. Ma la decisione non è ancora stata presa. Per l'assessore Alberto Pacher questo non basterebbe per debellare anche l'ultima sacca di portoghesi, di scroccatori del passaggio, di viaggiatori a ufo. Che non sono poi nemmeno pochi, visto che la media di fuorilegge è del 3,5 per cento.

Il consigliere dell'Upt Salvatore Panetta ha chiesto lumi alla giunta in merito alla novità già adottata da molte città. Per la verità non è per niente una novità, giacché anche dalle nostre parti per un buon periodo la macchinetta emettitrice dei tagliandi era in funzione. Avvenne quando il bigliettaio, assiso sul suo scranno in fondo al pullman, subì le logiche della razionalizzazione del personale (si dice così) e fu sostituito dapprima dalla tecnologia e poi dai tabacchini, ai quali fu offerto il ruolo di distributori. Ma, dice Panetta, non sempre si trova il tabacchino sotto casa o vicino alla fermata dell'autobus. Inoltre è facile trovarlo chiuso e questo crea notevoli disagi, soprattutto ai turisti.

La sua interrogazione era mirata proprio a questo aspetto, cioè alla reperibilità del tagliando. La difficoltà nel trovarlo è anche un elemento in più a giustificazione di chi sale sul bus senza il documento di viaggio. Scusa effimera, è vero, ma si sa come va il mondo. Per Panetta, reintrodurre l'emettitrice offrirebbe un servizio in più (anche ai turisti) e una scusa in meno (ai portoghesi). Nella risposta, l'assessore Alberto Pacher si dimostra dubbioso sulla reale portata di lotta all'evasione, però si intuisce che almeno l'aspetto pratico sta per essere tenuto in considerazione. Insomma, le macchinette potrebbero ricomparire: la tecnologia moderna poi consente l'uso di banconote e monete di qualsiasi taglio, carte e abbonamenti vari.

L'operazione costerebbe 400 mila euro, ma considerato che ogni anno la Trentino trasporti ci rimette 200 mila euro per biglietti non pagati, il gioco potrebbe valere la candela. Forse non si arriverà al suggerimento di Panetta, che ricorda come in alcune città siano stati addirittura installati dei tornelli sulla porta di salita degli autobus in modo da impedire l'accesso senza biglietto, ma Pacher assicura che un tentativo di limitare i portoghesi si sta inseguendo. Il primo passo - per la verità poco gradito agli autisti - è stato quello di imporre la salita solo da porta anteriore nei fine settimana e dopo una certa ora di sera, proprio per controllare chi fa il furbo. Si era pensato di affidare sempre agli autisti anche il compito di emettere biglietti in corsa, ma anche questo aspetto ha evidenziato ricadute sindacali complicate. La quadratura del cerchio potrebbe arrivare dall'installazione della macchinetta.













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