I 18 milioni per l’ex S.Chiara? Sfumati 

Il governo tira dritto: «Verranno finanziati solo i primi 25 progetti del bando periferie, Trento si è classificata al 69° posto»



TRENTO. Roma tira dritto. Anzi rincara la dose. Il congelamento fino al 2020 dei due miliardi destinati al bando per i Comuni in molti casi, tra cui Trento, potrebbe tramutarsi in una cancellazione definitiva. Perché? «L’emendamento sugli investimenti dei Comuni nel decreto Milleproroghe è stato approvato quasi all’unanimità in Senato, con i voti anche del Pd. Il governo non ha fatto altro che dare seguito alle sentenze della Consulta» osserva il sottosegretario della Lega Maurizio Fugatti. «Ciò che aveva fatto invece il precedente governo è stato prendere in giro le Regioni italiane, e anche il Trentino, alle quali aveva promesso soldi che non si potevano spendere. Infatti, che le risorse del Bando Periferie destinate alla seconda tranche dei Comuni nella finanziaria del 2016 fossero inesistenti, lo ha detto la Corte Costituzionale, che ha infatti dichiarato incostituzionale il finanziamento della seconda parte dei Comuni».

La Lega osserva inoltre come «la graduatoria del bando periferie resta viva: con i due miliardi sbloccati dall'emendamento saranno finanziati i progetti dei primi 25 Comuni, che hanno raggiunto un punteggio superiore al 70». Trento si era classificata al 69°posto, ben lungi dalla zona finanziabile, dunque.

Ma la spiegazione tecnica (occorre ricordare che il Milleproroghe dovrà essere approvato in maniera definitiva a settembre dalla Camera), non convince i partiti di maggiorana in Comune. Che vedono nello stop ai finanziamenti una scelta più politica che non tecnica. Ecco il segretario del Pd Giuliano Muzio: «Il sedicente governo dei cittadini ha bloccato i progetti che cambiano volto alle periferie e alla vita quotidiana di milioni di persone. Il Partito Democratico del Trentino esprime il più profondo sconcerto per il blocco del bando periferie che aveva dato vita a numerosi progetti di riqualificazione urbana anche qui da noi in Trentino, in particolare nel capoluogo. Si tratta di un provvedimento che, oltre che sbagliato nel merito, lo è anche nelle modalità di intervento, che bloccano una progettualità già avviata, impediscono il completamento di opere in cantiere e gettano in uno stato di confusione le amministrazioni, di ogni colore politico, che avevano già bandito le gare. Parrebbe che il vero obiettivo del governo giallo-verde sia quello di bloccare ogni provvedimento dei precedenti governi, a prescindere dal merito delle questioni e dal caos generato da questo attivismo fuori controllo».

Severo anche il giudizio sullo stop che arriva dal capogruppo del Patt in Comune, Alberto Pattini: «Un vergognoso atto contro Trento da parte del governo Lega - Ms5 quello di congelare il finanziamento per il comparto Santa Chiara. glio comunale. Il governo precedente, per sistemare alcune zone delle nostre città e riattivare il mercato del lavoro e delle costruzioni aveva stanziato 2,1 miliardi di euro che andavano ad aiutare le amministrazioni a realizzare progetti virtuosi. Come gruppo consiliare del Patt riteniamo inaccettabile questo dietrofront e protesteremo in tutte le sedi più opportune» chiude.(g.t.)













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