Hotel e terreni, boom di aste giudiziarie 

Sono già 490 nei prossimi tre mesi: nel 2017 erano 666. Ci sono anche due grandi alberghi del Monte Bondone


di Ubaldo Cordellini


TRENTO. Per molti le aste giudiziarie sono l’occasione buona per comprare a prezzo scontato immobili che sarebbero stati irraggiungibili. Per chi vede sfumare, spesso, i sacrifici di una vita sono un dramma. Un dramma che si ripete due o tre volte a settimana e che non accenna a rallentare. In questi tempi di crisi, i fallimenti in Trentino hanno superato il record dei 130 in un anno e, di conseguenza, anche le aste giudiziarie dei beni dei falliti, hanno toccato livelli mai raggiunti prima. Nell’anno appena terminato solo nel distretto del Tribunale di Trento sono andati all’asta ben 666 immobili, nei primi tre mesi sono 490 gli immobili oggetto di vendite giudiziarie. Ci sono vari alberghi, a dimostrazione di come il settore ancora stia conoscendo una certa difficoltà, specie nelle stazioni turistiche meno note. Tra gli hotel all’asta ce ne sono due molto noti del Monte Bondone, come il Norge e l’hotel Dolomiti Chalet di Vason, ma c’è anche il Park hotel Leonardo di Moena che è anche l’immobile più caro in questo momento all’asta con un prezzo di partenza di 4 milioni e 430 mila euro. Da ricordare che, una volta andata deserta l’asta per un immobile, ne viene fissata un’altra, in genere a una distanza di qualche settimana, con una riduzione del 20% del prezzo base. Le aste vengono spesso seguite da vere e proprie volpi del settore che aspettano il momento giusto per comprare. Una tattica che va a danneggiare il fallimento che il più delle volte ricava molto meno del valore degli immobili dalla vendita giudiziaria. Con il risultato che il debito viene a malapena intaccato.

Andando ad analizzare nel dettaglio le aste dei prossimi tre mesi, si vede come i lotti più consistenti siano costituiti o da alberghi o da terreni edificabili, se non immobili già in costruzione. A dimostrazione di come, oltre al settore del turismo che soffre delle ultime scorie di una crisi in via di soluzione, l’edilizia è sempre nel tunnel più nero della sua storia. Un tunnel da cui fatica a uscire. Come detto, il lotto più ricco è costituito dal Park Hotel Leonardo che andrà all’asta il 2 marzo ed è composto da 33 stanze. Al secondo posto nella classifica dei lotti più ricchi c’è un complesso residenziale in costruzione a Mori costituito da sei palazzine di tre piani proveniente dal fallimento Domonet. Al terzo posto, tra i lotti più costosi, c’è l’avveniristica sede amministrativa della Tassullo materiali. L’edificio, come riportato nel pezzo qui sotto, viene venduto a parte rispetto all’azienda che è già stata venduta a una cordata di imprenditori trentini. La base d’asta è di 2 milioni 533 mila euro. Subito dietro ci sono due distinti lotti costituiti da terreni edificabili o destinati a riqualificazione urbana in via Giarete a Canova di Gardolo. Il primo lotto parte da un prezzo base di 2 milioni e 372 mila euro e il secondo lotto da un milione e 639 mila euro. A Tione è in vendita un esteso comparto immobiliare allo stato grezzo in fase di costruzione con un prezzo base di un milione e 630 mila euro.

Poi ci sono i due alberghi del Bondone che meritano un capitolo a parte. Il primo è il Norge, che dà il nome all’omonima località. Ristrutturato completamente con i soldi del patto del Bondone, ovvero contributi che andavano a coprire metà della spesa totale, l’albergo viene messo all’asta per un milione e 535 mila euro. Era già stato messo in vendita a inizio anno per 2 milioni e mezzo, ma poi il prezzo è stato ridotto mano a mao che le aste sono andate deserte. L’hotel è perfettamente funzionante dal momento che l’asta è frutto di un pignoramento nei confronti della proprietà, la Norge srl, e non dei gestori che continuano egregiamente a fare il loro lavoro. L’hotel Dolomiti chalet di Vason, invece, è in vendita a un milione e 360 mila euro.













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