«Ho sbagliato, chiedo scusa ai disabili»

Parla la dipendente comunale che ha parcheggiato l’auto nello spazio giallo. Sarà “punita” con una nota di richiamo


di Giancarlo Rudari


ROVERETO. Un merito le va dato: riconoscere di aver fatto un errore e chiedere scusa. Prima di tutto ai disabili e alle loro associazioni, poi alla città intera. Perché aver parcheggiato l’auto del Comune in uno degli spazi di via San Giovanni Bosco riservato ai disabili è stata «una cosa profondamente scorretta e per la quale mi sento in dovere di scusarmi». A parlare è la dipendente comunale “pizzicata” da un lettore del “Trentino” che ci ha inviato la foto pubblicata sull’edizione di ieri dove si vede chiaramente la Punto bianca con le insegne del Comune in uno spazio dove non avrebbe dovrebbe stare. Visto che alla guida c’era una signora senza problemi di disabilità che per questo suo mancato rispetto delle norme (stradali e di educazione) verrà punita con una “nota di richiamo”.

E’ stata la donna stessa a telefonare ieri in redazione: «Sono stata io a parcheggiare l’auto in quello spazio. Per l’incarico che ricopro frequento anche il distretto sanitario. E quel giorno, che non era ieri, - racconta - ho lasciato lì l’auto un attimo perché dovevo ritirare del materiale. Sia ben chiaro che questo non giustifica quello che ho fatto: una cosa scorretta dettata dalla fretta, dalla frenesia di dover fare tante cose in poco tempo. Detto questo mi voglio scusare con i disabili, con le loro associazioni e in generale con tutti i cittadini. E ritengo giusto qualsiasi provvedimento che l’amministrazione vorrà adottare nei miei confronti per questo mio comportamento».

Da palazzo Podestà il provvedimento è arrivato in serata, come spiega il sindaco Andrea Miorandi che in questo caso parla da assessore al personale: «Non avevo dubbi che la cosa si poteva ridimensionare. La foto, tuttavia, mi ha lasciato l’amaro in bocca. Lei stessa mi ha raccontato la sua versione dei fatti, ho capito che è stato un episodio fortuito ed ha chiesto scusa. La mancanza di tempo non giustifica ovviamente un’azione sbagliata, come ha ammesso la dipendente, e le scuse le posso accettare. Come assessore al personale - continua Miorandi - provvederò nei suoi confronti con una nota di richiamo».

Visto l’atteggiamento della donna («cui va la mia piena fiducia»), nei suoi confronti è stata scelta una “punizione” leggera rispetto alla sospensione. «Come amministratori e dipendenti pubblici siamo chiamati a dare il buon esempio, a recuperare il senso civico e di appartenenza alla propria comunità. Voglio fare un plauso - aggiunge Miorandi - ha chi ha mandato la foto al “Trentino” non tanto per fare la spia, quanto per dire quello che non funziona in città. Sono molte le segnalazioni di vario genere che ci arrivano e questo è un segnale positivo di attenzione e di impegno di tutti i cittadini».

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