Helfer all’Upt: «Andiamo avanti»

Mezzolombardo, il sindaco risponde alle accuse dei fuoriusciti: «Volevano solo altri incarichi»


di Andrea Asson


MEZZOLOMBARDO. La maggioranza che sostiene la giunta Helfer intende proseguire in maniera convinta e decisa il proprio mandato fino alla primavera del 2015. Dopo qualche giorno di silenzio, l’attesa reazione all’uscita dalla maggioranza del gruppo dell’Upt è arrivata: i consiglieri che supportano il sindaco Helfer hanno fatto sapere con un comunicato di respingere le accuse mosse da Weber e Murari. Alla base della loro decisione, i due hanno indicato il mancato coinvolgimento nelle scelte amministrative e un silenzio imbarazzante sul futuro dell’ex ospedale San Giovanni. «Recentemente sono avvenuti molti incontri – si legge nel comunicato - tra tutti i gruppi politici di maggioranza nei quali sono stati affrontati e discussi parecchi argomenti del nostro programma e dell'attività della giunta. Ma i veri motivi del loro disimpegno – continua - sono evidentemente diversi, riconducibili alla richiesta di ulteriori incarichi istituzionali».

L’amministrazione Helfer ora potrà contare su undici consiglieri, i quali vogliono portare avanti il programma per cui sono stati eletti: «Troppo importanti sono in questo momento i temi sul tappeto per poter anche lontanamente pensare ad un abbandono immotivato: la complessa variante urbanistica che consentirà al nostro Comune di vedere riqualificata un'area quale piazza Erbe ed ex cantina con nuovi spazi di utilizzo pubblico, tra cui una piazza più grande a disposizione dei cittadini, al posto del previsto condominio per abitazioni e negozi ed il progetto per la riqualificazione del nostro centro storico con la trasformazione dell'immobile ex Equipe 5, dove stiamo progettando di inserire dei grandi spazi pubblici a servizio delle associazioni per attività di vario genere, quali feste, mostre, convegni».

L’accusa più forte del consigliere Weber è il presunto disinteresse del sindaco sul futuro dell’ex ospedale San Giovanni. «A tutt'oggi – si legge nella nota - l'iter amministrativo per la ricostruzione del nosocomio è stato già avviato dalla Provincia, secondo il progetto concordato con i primi cittadini della Rotaliana. Quello che ha rallentato il corso del provvedimento sono stati i ricorsi giudiziari che alcune ditte partecipanti alla gara d'appalto hanno recentemente intrapreso». Nessuna dichiarazione sul braccio di ferro interno all’Upt, tra i due ribelli e l’assessore Polo, il più votato della lista alle ultime elezioni comunali, «visto che Giorgio Polo ha dichiarato più volte ed in modo inequivocabile la propria fedeltà alla maggioranza».













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