Halloween, pienone a Rovereto

Fontanari (Uct): non sarà alta cultura, ma richiama tanta gente in città



ROVERETO. Pochi ingredienti e semplici. Ecco la ricetta del successo dell'ottava edizione di "Hallo!ween". La domenica di negozi aperti, il carnevale "infernale" dei bambini, gli stand per i ghiottoni hanno fatto da calamita per migliaia di persone, roveretani e forestieri. Soddisfatto Fontanari, il presidente dell'Unione commercio, che si toglie un sassolino: «Anche i commercianti riescono a fare qualcosa, anche se non di altissimo livello culturale, ma richiama comunque tanta gente in città».

Al mattino, complice forse il cambio di fuso orario e l'arietta ancora gelida, molte famiglie hanno preferito restarsene a casa. Al pomeriggio, invece, il sole autunnale ha acceso la miccia allo shopping e allo struscio in centro storico. Via Garibaldi, via Mazzini, piazza delle Oche, via Rialto e via della Terra, via Mercerie, le piazze Erbe, Malfatti e Vittime delle Foibe, in alcuni momenti sembravano la Quinta strada durante le festività natalizie. Si incrociavano tantissime giovani famiglie con i passeggini, bambini e anche genitori truccati da diavoli o da "Morte". Gli stand delle zucche vere intagliate, degli strauben, del brobrusà e delle altre ghiottonerie sono stati presi d'assalto.

Negozi, bar, ristoranti, librerie: in ogni locale era faticoso muoversi senza urtare qualcuno. Anche nei negozi c'è stato un buon movimento di persone. Forse, non tutti sono usciti con una borsa al seguito, ma l'operazione "shopping aspettando Halloween" ha portato benefici. Lo conferma il presidente roveretano dell'Uct, Marco Fontanari, a spasso con il suo vice Mauro Piccoli e Massimo Zenatti. «Una ricetta semplice per riempire la città, ma con un risultato notevole. Ormai è diventato un appuntamento classico. Siamo soddisfatti. I commercianti non hanno tenuto aperto per niente. Chi poi è venuto a Rovereto ha potuto vedere l'offerta della città».













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