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Guardie mediche, quindici in meno da gennaio

Caleranno da trentacinque a una ventina. Chiara Avanzo (Patt) contro la soppressione del servizio in Tesino



TRENTO. Non solo i punti nascita. E non solo le Rsa. Quando si parla di servizi sanitari e di assistenza sul territorio si parla anche di guardie mediche che entro il 1° gennaio - ha confermato ieri in aula l’assessore Luca Zeni - saranno riorganizzate e caleranno dalle 35 di oggi a circa 20 postazioni.

Ma proprio in vista di questo riassetto, dettato dall’esigenza di ridurre la spesa, la giunta si trova a fare i conti con i malumori dei consiglieri di maggioranza, in questo caso Chiara Avanzo (Patt), consigliera del Tesino.

Avanzo ha presentato un’interrogazione, discussa ieri, in cui solleva il problema della prospettata fine del servizio di guardia medica per l’area della Conca del Tesino, che sulla base del criterio di un medico ogni 5 mila abitanti, dovrà fare riferimento a Borgo Valsugana. La consigliera ha chiesto però conto all’assessore dell’eccezione decisa per il distretto Ovest (Cembra, val di Non, val di Sole, Rotaliana e Paganella), dove il criterio è stato portato a 1 medico ogni 3500 abitanti, «lo stesso - ha ricordato - che permetterebbe di salvare il servizio anche in Tesino».

Nella sua risposta Zeni ha spiegato che sarà impegno dell’Azienda sanitaria adottare entro il 1° gennaio 2016 il provvedimento di riorganizzazione delle sedi per la continuità assistenziale, che passeranno da 35 a una ventina proprio per rispettare l’impegno di avere un medico ogni 5000 abitanti.

Questo - ha chiarito l’assessore - è stato deciso in base a criteri tra i quali c’è la distanza dagli ospedali, il numero di medici di base e il carico di lavoro delle guardie mediche della continuità assistenziale: «Il distretto ovest necessita di 6 sedi invece di 5 per via della distanza dall’ospedale di Cles e per il numero di prestazioni erogate. Questo non è possibile nel distretto est perché Pieve Tesino non soddisfa le soglie avendo una media di prestazioni della guardia medica di 3,3 nelle 12 ore. Troppo poche. Per quanto riguarda l’afflusso turistico resta la possibilità di attivare un servizio estivo di medicina turistica».

Avanzo si è detta contenta che ci sarà un medico per il periodo turistico ma ha sollecitato l’assessore a tenere conto, prima di dare l’ok alla riorganizzazione, anche della viabilità dal Tesino per raggiungere l’ospedale di Borgo.













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