politica

Grisenti sospeso dal Consiglio: «Pronto il ricorso, io non smetto di lottare»

L’ex presidente A22 non getta la spugna: «Ho ancora fiducia nei giudici. Voglio ristabilire la mia dignità di uomo»



TRENTO. «Me l’aspettavo. Anzi, visto che qui si parla dell’applicazione di una legge, sapevo che la sospensione sarebbe stata questione di giorni. Tuttavia sono dispiaciuto. E non può essere altrimenti. Sennò sarei una macchina». Silvano Grisenti ha appreso della sospensione comminata da Renzi dalla voce del presidente del consiglio provinciale Bruno Dorigatti, così come da procedura.

Da quel momento il suo cellulare non ha smesso di squillare un secondo: «Tante manifestazioni di solidarietà, che fanno davvero piacere. Anche se la solidarietà, quella vera, l’ho avuta in autunno, con i tanti voti dei trentini che mi hanno scelto».

Le prossime mosse? «Abbiamo presentato ricorso per Cassazione contro la condanna in appello. Non abbassiamo la guardia. Certo, lottare è difficile ma io continuo ad avere fiducia nella giustizia italiana e spero di ritrovare quella serenità che è stato fatto di tutto per scalfire».

Grisenti guarda alle prossime battaglie che lo aspettano: «Io ho bisogno di vedermi restituita la mia dignità come uomo, innanzitutto. E’ da quando mi sono dimesso da presidente A22 che lo chiedo. Il ruolo politico è certamente importante, ma secondario. Quindi io continuo la mia vita come prima, anche senza andare in consiglio. Anzi, venerdì parto per l’Africa a fare un po’ di solidarietà. Tornare al lavoro? Adesso vediamo...».













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