Gli studenti del Da Vinci contro il «super liceo»
Lettera dei 40 ragazzi delle quarte che temono l'effetto unificazione sulla loro maturità
TRENTO. Studenti contro l'unificazione dei licei linguistici del Da Vinci e del Rosmini, che dal prossimo anno scolastico confluiranno in un unico "superliceo". Ad uscire allo scoperto, con una lettera affissa in bacheca al Da Vinci, sono i 40 ragazzi iscritti alle classi 4ªLA e 4ªLB. In un primo momento, infatti, sembrava che la fusione dei due licei avrebbe coinvolto solo i trienni. Ora l'idea sembra invece essere quella di unificarli completamente, creando un istituto da 900-1.000 studenti. In questo modo, però, chi frequenta la quarta superiore si ritroverebbe catapultato in un nuovo istituto per un solo anno. Oltretutto quello della maturità.
Da qui nascono le preoccupazioni espresse nella lettera. «Noi - scrivono nella lettera che non potrà non far partire un dibattito o comunque una riflessione - abbiamo sottoscritto un patto formativo e didattico con questo liceo che ora invece viene tradito. Ci siamo riconosciuti in un preciso percorso» che cambierebbe. Il nuovo istituto, infatti, avrà un'identità diversa. Senza dimenticare il fatto che «nell'anno della maturità» dovranno fare i conti «con il cambio quasi totale dei professori».
Miriam Ianes, rappresentante dei genitori nel consiglio della quarta LA, rimarca il fatto che «la presidenza dell'istituto è mancata nella comunicazione di questo cambiamento». Dal canto suo il preside del Da Vinci, Alberto Tomasi, afferma di «comprendere le preoccupazioni degli studenti» e assicura che «sarà tutelata la continuità didattica». Intanto ha già organizzato un incontro - martedì prossimo - per ascoltare le loro perplessità. Il tempo però stringe. Dal settembre del 2012 questo nuovo istituto sarà realtà. Anche se ci sono ancora dubbi sulla sede. Il Seminario minore (dietro al Da Vinci) necessita ancora di lavori. Con tutta probabilità, quindi, il "superliceo" linguistico sarà ospitato temporaneamente (per i primi 2-3 anni) in via Mattioli dove ora c'è l'istituto Battisti.