Giunta regionale, il Pd stoppa Rossi. «Patto inaccettabile»

Gilmozzi: «Il fine non può essere sistemare il Pd di Bolzano». L’Upt: «I due governatori siano entrambi nell’esecutivo»


di Chiara Bert


TRENTO. «Inaccettabile». Il Pd trentino bolla così l’ipotesi di giunta regionale uscita dal vertice di sabato a San Michele tra i governatori delle Province di Trento e Bolzano, Ugo Rossi e Arno Kompatscher. Una soluzione che dovrebbe - nelle intenzioni - «agevolare la composizione dell’esecutivo», ha spiegato Rossi. Ecco perché il presidente trentino si è detto pronto a cominciare lui la staffetta alla guida della Regione, lasciando così tre posti ai bolzanini. In giunta - questo lo schema - Kompatscher si chiamarebbe fuori cedendo la vicepresidenza a Martha Stocker, un modo per garantire così la presenza femminile che tutti - sebbene dopo essersene accorti all’ultimo minuto - dicono di voler assicurare. Ma la soluzione prospettata nell’incontro di San Michele spiana la strada anche ad un assessorato per il Pd altoatesino, espressamente per Roberto Bizzo, assessore provinciale (e regionale) uscente rimasto escluso dalla nuova giunta provinciale di Kompatscher. Il Pd trentino si troverebbe così fuori dalla giunta per la prima metà della legislatura, costretto non solo ad accettare la staffetta con gli altoatesini dopo aver rivendicato l’assessorato per cinque anni, ma anche a dover cedere il passo a Bizzo.

Italo Gilmozzi, coordinatore provinciale dei Democratici, è uomo di mediazione. Ma questa volta il giudizio è tranchant: «Non è accettabile che la giunta regionale venga impostata per risolvere i problemi di una delle due giunte provinciali, e in questo caso per sistemare il Pd di Bolzano. Se si dimostra che la soluzione ventilata valorizza la Regione, avrebbe un senso. Ma francamente non vedo come si possa dimostrare». Niente giri di parole, dunque. Una bocciatura in piena regola.

Gilmozzi ieri ha parlato al telefono con il presidente della Provincia Ugo Rossi: «È stata una conversazione in un clima sereno e io sto a quello che mi ha detto Rossi - chiarisce il coordinatore Pd - ovvero che è la maggioranza a dover decidere, anche perché è il consiglio regionale a votare la giunta. Quindi ribadisco che non sono i presidenti delle Province a definire la giunta, bisognerà parlarne in maggioranza. Per giovedì ho convocato il coordinamento provinciale del nostro partito e la settimana prossima ci ritroveremo come coalizione a livello regionale».

Se il Pd trentino è pronto ad alzare la voce, la proposta Kompatscher-Rossi non piace neanche in casa Upt. L’assessore provinciale Mauro Gilmozzi, uno dei big del partito, premette che «bisogna mettere in secondo piano i posti in giunta, l’obiettivo per noi è che si discuta del ruolo della Regione in tante partite importanti che abbiamo davanti, ambiente, trasporti, Euregio, università, rapporti con Bruxelles». Ma Gilmozzi mette in chiaro: «L’aspettativa dell’Upt è di rafforzare l’asse su questi fronti anche con i due presidenti delle Province che collaborano dentro la giunta regionale». L’ipotesi che Kompatscher resti fuori, per cedere la vicepresidenza a Martha Stocker, «sarebbe un passo indietro rispetto a quanto fatto nelle ultime legislature». «È importante che il vicepresidente della Regione sia a sua volta uno dei due presidenti, perché su questi livelli ci può essere una vera interazione». «Ne discuteremo in maggioranza - conclude l’assessore Upt - ma ci aspettiamo che da un accordo esca qualcosa di più forte e di più alto che non risolvere i problemi delle quote rosa, che pure vanno garantite, e di cosa farà Bizzo».

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Scuola & Ricerca

In primo piano