Giro di «squillo», due romeni in manette

Violenze sulle ventenni che lavoravano a Riva. Clienti da tutto il Garda. Ricercato un terzo uomo dai carabinieri



RIVA. Riva è tra le località italiane più apprezzate dai turisti provenienti da tutta Europa, sede di vari appuntamenti mondani e sportivi di rilievo assoluto e anche importante centro fieristico e congressuale. Ma è anche una meta finita negli appetiti della criminalità organizzata rumena, che in questi mesi ha organizzato e sfruttato un giro di prostituzione su scala internazionale, facendo leva (anche ma non solo) sulla presenza degli ospiti italiani che giungevano in riva al Garda per relax, lavoro o affari. Tutto è andato avanti finché i carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Riva del Garda hanno smantellato l'attività criminosa arrestando due cittadini rumeni, Ionut Ifrim detto Boschet, classe 1992, e Georgian Nicolae detto Sarpe, classe 1993, e mettendosi sulle tracce di un terzo (D.B. le iniziali) che tutt'ora è latitante e sul quale pende un mandato di cattura internazionale. I carabinieri sono entrati in azione la scorsa settimana. Boschet è stato fermato all'aeroporto di Catania mentre era in procinto di imbarcarsi per la Romania ed assieme a lui è stato denunciato a piede libero il connazionale I.I.S., accusato di gestire un mercato della prostituzione in Sicilia e di inviare ragazze anche sul Garda trentino. Sarpe, invece, è stato bloccato a Torbole, qualche giorno fa, mentre si stava dirigendo verso Riva, nell'appartamento di viale Pernici (regolarmente preso in affitto) dove avvenivano gli incontri fra le ragazze e i clienti (di varia estrazione sociale e d'età compresa fra i 18 e i 70 anni), con punte di 15-20 incontri al giorno. Il giro di prostituzione, oltre alla cittadina gardesana, ricomprendeva anche altre città italiane come Verona, Conegliano Veneto, Desenzano, Bologna, Palermo e Catania e club privati in Svizzera, Belgio, Germania, Austria (Innsbruck).

Le indagini dei militari sono partite quando il via vai nell'abitazione rivana ha cominciato ad intensificarsi e farsi sospetto. I dettagli dell'“Operazione 78” sono stati forniti ieri mattina nel corso di una conferenza stampa. Dalle testimonianze raccolte dai carabinieri è emerso un quadro allucinante, di inusitata violenza fisica e verbale perpetrata dagli sfruttatori nei confronti delle povere ragazze, costrette a sottoporsi ad ogni genere di desiderio sessuale, il più delle volte senza protezione. Le otto donne, tutte ventenni, alcune delle quali anche laureate, venivano “reclutate” in un locale a Braila, in Romania. Lo sfruttamento di ognuna di loro comportava guadagni fino ai 1500 euro al giorno. Nelle perquisizioni a Riva, Palermo e Conegliano Veneto sono state trovate moltissime ricevute di trasferimenti di denaro in Romania per importi sempre superiori ai 1000 euro. Le indagini sono state particolarmente complesse perché la banda di criminali agiva in maniera molto scrupolosa, organizzando con cura i contatti con le ragazze e comunicando al telefono con frasi pensate per sviare le eventuali intercettazioni. Gli incontri sessuali avvenivano rigorosamente su appuntamento e fissati attraverso un sito Internet.

Le indagini sono state dirette dal pubblico ministero Fabrizio De Angelis. Boschet è rinchiuso nel carcere di Catania, Sarpe in quello di Spini di Gardolo.

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