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Giovane aggredita da un uomo sotto casa

Stava andando a gettare le immondizie, dopo essere uscita di casa nella piazza del paese, in val di Fassa. È caccia ad un individuo che indossa una giacca di pelle



VALLE DI FASSA. Aggredita sotto casa da un uomo senza volto. Un’ “imboscata” in pieno giorno, a un passo dalla piazza centrale del paese. La giovane, poco più che ventenne, era scesa in strada dalla sua abitazione per gettare le immondizie: pochi metri, quelli che separano la porta del palazzo, sito nella piazza, dal cassonetto collocato in un vicolo adiacente. Un tragitto breve, per una commissione altrettanto banale e quotidiana. Quanto sarebbe bastato però ad uno sconosciuto per piombarle addosso e cercare di violentarla. Questione di secondi, che alla ragazza devono essere sembrati interminabili.

L’episodio, avvenuto lunedì poco dopo mezzogiorno in un piccolo centro della valle di Fassa, è stato denunciato dalla stessa vittima ai carabinieri della Compagnia di Cavalese, che hanno aperto un’indagine. I contorni dell’accaduto sono ancora parzialmente da chiarire, anche a causa del riserbo mantenuto dagli investigatori e dalla gravità del fatto.

Quello che trapela è che la giovane sarebbe stata assalita e bloccata alle spalle da un uomo che ha approfittato dell’effetto sorpresa e di un contesto e un orario sicuramente poco comuni per un’aggressione che avrebbe avuto - stando alle prime informazioni raccolte - uno scopo sessuale. Divincolatasi dalla morsa del bruto, la giovane sarebbe corsa di nuovo a casa, senza chiedere aiuto a passanti o esercenti, raccontando l’accaduto in seguito al suo fidanzato, che lavora in una struttura turistica del posto.

I carabinieri stanno cercando di fare luce sul fatto, del quale non si ricordano precedenti nella zona. La prima ad essere ascoltata dai militari è stata la giovane, che però non avrebbe visto la faccia dell’uomo: lo stato di choc ha contribuito a rendere più difficile la ricostruzione di quegli interminabili secondi. Sono stati sentiti anche gli operatori commerciali della piazza e dei dintorni. Nessuno di loro avrebbe assistito all’aggressione, ma dei sospetti ci sono. Le indagini sono orientate su un individuo che indossava un giubbotto di pelle: è già stato tracciato un suo primo identikit nel tentativo di dare al più presto un nome a quel volto.(l.m.)













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