Gioco d'azzardo, vince sempre il banco

Le perdite degli scommettitori trentini nel 2011 hanno sfiorato i 260 milioni di euro


Jacopo Tomasi


TRENTO. Il banco vince sempre. O, perlomeno, spesso e volentieri. Nel corso del 2011, in Trentino Alto Adige, le giocate degli scommettitori hanno superato il miliardo di euro, ma un dato che sorprende è relativo alle perdite, che ammontano a 258.480.000 euro. Questo significa - generalizzando - che quando si giocano quattro euro, almeno uno lo si perde già in partenza. Per dirla con una battuta, si potrebbe dire che se vincere è un azzardo, perdere è una certezza. Quel che è certo, è che c'è poco da ridere.

Un dato, infatti, fa effetto: in 10 mesi, l'anno scorsi, sono stati giocati in tutta la regione 1 miliardo e 77 milioni di euro. Un dato superiore a quello relativo alla spesa pubblica per finanziare il sistema sanitario provinciale, che è di 1 miliardo all'anno. Insomma, si gioca (e si perde) sempre di più anche in Trentino. Si stima che negli ultimi mesi il 42% della popolazione con età compresa tra i 15 ed i 64 anni abbia giocato puntando soldi. Il gioco è più diffuso tra gli uomini (52%), così come gli atteggiamenti a rischio: l'11% di questi riferisce di avere l'impulso di giocare somme di denaro sempre più consistenti e anche di nascondere ad amici e familiari quanto spende nel gioco.

Il fenomeno è sempre più diffuso anche tra i giovani: il 64% degli studenti trentini ed il 50% delle studentesse hanno ammesso di aver puntato soldi almeno una volta negli ultimi 12 mesi. Il 26% di loro sarebbe a rischio dipendenza. Ma come si gioca d'azzardo in Trentino? Il boom delle slot machine è evidente, ma sarebbe sbagliato pensare che adesso rappresentino il "male" assoluto. Sono tante altre, infatti, le modalità in cui si può giocare d'azzardo, come dimostra il Rapporto realizzato da Provincia e Azienda sanitaria. I giochi più diffusi restano Lotto, Superenalotto e Gratta e Vinci. I video poker sono invece meno diffusi, così come le scommesse sportive. Tra i giovani a farla da padrone è il Gratta e Vinci, ma sempre più diffuso è il poker texano (Texas Holdem), frutto anche delle molte trasmissione televisive su questo"sport".

Fanno riflettere anche i dati relativi ai luoghi nei quali si gioca d'azzardo. I casinò, le sale bingo o le sale scommesse rappresentanto una piccolissima parte. La maggior parte delle giocate avvengono nei bar e nei tabacchini, dove si può giocare al Superenalotto oppure sfidare la sorte acquistando un Gratta e Vinci. Ma l'azzardo entra sempre più spesso in casa. Sono molti, soprattutto giovani, che giocano tra le mura domestiche. Sfruttando il web, ma non solo.

Si organizzano partite a carte, a poker texano, e si puntano euro. Modalità sempre più diffuse che rischiano di aumentare la dipendenza. Insomma, la lotta alle slot non può essere l'unica strategia per battere il fenomeno del gioco d'azzardo, che si diffonde a macchia d'olio in tutto il Trentino Alto Adige attraverso molti "rivoli". La questione, come fanno notare gli esperti, è culturale. E forse sapere che per ogni giocata una certa quota andrà sicuramente persa può fungere da deterrente.













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