Gianna Nannini a Bolzano: «Sono una mamma rock»

La cantante parla di sè e della sua recente maternità. Concerto il 25 al Palaonda


Daniela Mimmi


BOLZANO. Dopo due anni di pausa-maternità Gianna Nannini si rimette in moto, con la grinta e l'entusiasmo che da sempre la contraddistinguono. E' partito da Milano il nuovo "Io e te tour 2011" che farà tappa anche a Bolzano, al Palaonda, il 25 maggio. La Gianna nazionale proverà a riempirlo, ora che è ormai decisamente internazionale: vive da anni anche a Berlino e è piuttosto frequente ascoltarla per radio attraversando la Germania. Per questi nuovi concerti la cantante toscana ha inanellato i suoi successi dandogli una nuova veste decisamente rock. A scanso di equivoci, il primo pezzo in scaletta è "Rock 2" che si inserisce sul battito del cuore della sua piccola Penelope. Ci facciamo raccontare direttamente da Gianna Nannini come sarà il suo concerto bolzanino: "La prima parte della scaletta è, per la maggior parte, dedicata al nuovo disco. Poi sul finale canterò brani più storici: gli arrangiamenti iniziali sono sul "rockmetal", poi più acustici fino a una grande corsa finale dei pezzi più famosi in una tranche totale. La scelta è stata fatta in base all'attualità dei testi, credo sia importante cantare i brani che meglio rappresentano il momento che stiamo vivendo".
C'è una canzone dedicata al suo pubblico: "Io e te". Cosa sa darle il pubblico e cosa pensa lei di dargli?
"Io cerco il contatto con le persone, mi rapporto con il pubblico come un faccia a faccia senza mezze verità o finzioni. Proporrò, attraverso il mio concerto, di imparare la "lingua" del rock di provenienza europea e porterò uno spettacolo mai visto per la qualità dei musicisti (internazionali) e del design appositamente studiato per essere "io e te", cioè io e il pubblico, come un momento di tempo sospeso, fuori dagli schemi e dalle dimensioni della realtà quotidiana".
Anche questa volta si porterà sul palco dei giovani musicisti? Chi sono? "Ci saranno alcuni studenti di musica che, selezionati attraverso dei casting per ogni città, saliranno sul palco con me e la mia band. Oggi mancano gli spazi dove esercitarsi con la musica e poterne fruire".
A cosa pensa che sia dovuta la sua dimensione internazionale? Scelta ideologica o ha semplicemente incontrato i gusti di un pubblico transfrontaliero?
"Adesso ho una nuova manager internazionale, come internazionale è anche la produzione dello show, con l'allestimento del celebre light designer Patrick Woodroffe e la presenza del mio producer Wil Malone a dirigere gli archi. Penso che sia questo a darmi una dimensione internazionale".
E sa spiegarsi come riesce a piacere a due diverse generazioni? Ne è prova, al esempio, il film "Genitori e figli".
"Come accade non lo so, però mi fa piacere, probabilmente perchè molte canzoni nascono da qualcosa che si è provata nell'adolescenza, e tutte le generazioni ci passano: le delusioni, la gioia improvvisa, la tristezza, la fatica di andare e scoprire di colpo che ci si riesce".
Che emozioni le dà, dopo tanti anni, stare su un palco?
"Credo moltissimo in questo disco. Sono entusiasta della risposta del pubblico e non vedo l'ora di salire sul palco...le emozioni che si provano quando sei li sopra non cambiano mai! Il disco stesso "Io e te" è il mio modo di rapportarmi all'Altro, un faccia a faccia anche con il pubblico, senza mezze verità o finzioni e credo che sia anche per questo che l'album raccoglie consensi, è un album che racconta il desiderio di chiarificazione nei rapporti".
C'è una canzone alla quale è particolarmente legata? Perchè?
"Ogni canzone nuova è per me una scoperta, ma sicuramente sono legata a certi pezzi che mi hanno fatto conoscere al grande pubblico e che per me hanno rappresentato momenti di vita che hanno lasciato il segno, parlo di America, Fotoromanza, Sei nell'anima, Ti voglio tanto bene".
E adesso cosa le rimane da fare "da grande"?
"Uno di sicuro l'ho già realizzato....Penelope! Lei è stata il mio grande desiderio e ora è il centro del mio mondo. Ora Penelope viene prima di tutto, sono cambiate le mie priorità, lei è la "Musica"».

© RIPRODUZIONE RISERVATA













Scuola & Ricerca

In primo piano