Giù le ultime «palafitte» di viale dei Tigli

La demolizione prevista ad aprile. Mercoledì assemblea pubblica con i residenti e l’assessore Gilmozzi



TRENTO. Le prime 8 palazzine sono state rase al suolo tra il 2006 e il 2007: in viale dei Tigli, quartiere di San Bartolomeo, restano in piedi ancora 5 delle vecchie «palafitte» tirate su alla fine degli anni Cinquanta. Nelle prossime settimane saranno demolite anche quelle, e della vecchia strada di case popolari non resterà che il ricordo.

Il Comune è pronto a concludere un lavoro rimasto a metà per sette anni. Mercoledì prossimo 2 aprile l’assessore ai lavori pubblici Italo Gilmozzi parteciperà a un assemblea pubblica in viale dei Tigli (alle 18 nella sede delle Acli) per informare i residenti di come si procederà alla demolizione.

Come nel 2007, torneranno in azione le gru che si porteranno via, pezzo per pezzo, quelli che da tempo sono ormai diventati edifici fantasma dove non vive più nessuno. L’amministrazione ha impiegato anni per trovare una soluzione per i negozi della via, il bar, il panificio, l'edicola, la macelleria, la parrucchiera. E ora è arrivato il momento di procedere con gli ultimi abbattimenti. Nel futuro di viale dei Tigli c’è un nuovo quartiere disegnato dall’architetto catalano Joan Busquets nell’ultimo piano regolatore. Itea realizzerà un centinaio di alloggi sistemati in otto palazzine, 22 milioni di euro di investimento per il primo progetto pilota di case a canone moderato: gli inquilini - quelli troppo ricchi per accedere alle graduatorie di edilizia pubblica ma troppo poveri per permettersi un appartamento a prezzo di mercato - potranno risparmiare circa il 30 per cento sul canone d'affitto. (ch.be.)













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