Furto alla Pvb, la bonifica è un salasso

Gardolo, le operazioni sono costate al Comune ben 227.000 euro


Jacopo Tomasi


GARDOLO. Il mega-furto di 120mila litri di gasolio allo stabilimento Pvb (ex Petrolvilla) del 18 gennaio scorso ha ancora degli strascichi. Durante le operazioni i ladri avevano infatti versato del liquido nei terreni circostanti, lungo via delle Palazzine, a Gardolo. Alcune squadre dei vigili del fuoco avevano immediatamente aspirato gli idrocarburi stagnanti, ma era comunque a rischio la falda acquifera sottostante. Per questo era stata subito incaricata dal Comune la ditta Consorzio Stabile Campostrini, con sede a Sabbionara d'Avio, specializzata nel settore, per bonificare i terreni potenzialmente a rischio. Il conto è un «salasso» per Palazzo Thun che attraverso una determina ha approvato il pagamento di 227.000 euro, quasi il doppio rispetto al valore del colpo messo a segno dai ladri, stimato in 140.000 euro.

Il furto (il terzo ai danni dell'ex Petrolvilla nel giro di pochi mesi) aveva destato un certo scalpore. I malviventi erano arrivati allo stabilimento della Pvb verso mezzanotte, parcheggiando quattro autobotti in un terreno adiacente dove c'era un cantiere edile. Quindi avevano raccordato una serie di tubi fino a raggiungere una lunghezza di 300 metri ed erano così arrivati alla cisterna. In questo modo (e lavorando almeno per cinque ore) erano riusciti a svuotare ben due cisterne da 60 mila litri ciascuna. Al termine dell'operazione se n'erano andati lasciando sul posto il lungo tubo e un varco nella recinzione del cantiere. Probabilmente neppure si erano accorti di aver provocato una fuoriuscita di gasolio inquinante per il terreno e per il vicino corso dell'Adigetto.













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