ROVERETO. Da tre giorni, sulla serranda del bar Bacchus di via Garibaldi è affisso un cartello scritto con il pennarello: “Chiuso per furto”. Serve del tempo infatti per risistemare il locale dopo la rovinosa incursione dei ladri che sono entrati al Bacchus nella notte tra giovedì e venerdì, scassinando una porta sul retro. Il bottino in realtà è poca cosa: i ladri si sono accontentati di portare via il modesto fondo cassa rimasto nel locale - qualche decina di euro - e un discreto numero di bottiglie di alcolici.

In sè, il valore della merce e dei soldi spariti è poca cosa. In compenso, i ladri hanno devastato il locale, con tutta probabilità nella ricerca di qualcosa di valore di cui impadronirsi. Hanno spaccato bicchieri, bottiglie di alcolici, mensole e varie suppellettili, al punto che venerdì mattina, quando i gestori - una coppia che ha rilevato il Bacchus da poco più di un mese e certo non si attendeva un così sgradevole benvenuto - hanno scoperto che il locale, così come l’avevano ridotto i delinquenti, non era in condizione di ospitare nessuno, hanno preferito chiudere per qualche giorno e riassettare.

Vista la violenza usata per danneggiare il locale, il gesto potrebbe apparire come un dispetto mirato, ma a parere dei carabinieri si tratta di danni arrecati rovistando alla ricerca di beni da portare via, nella concitata fretta del furto notturno.

Fa specie che nessuno si sia accorto di nulla, in pieno centro e per di più in una zona anche ben abitata, ma questa pare essere la norma in una città dove troppo spesso si scambia la discrezione per indifferenza. Ai gestori non è rimasto che chiamare i carabinieri e sporgere denuncia contro ignoti. Ma ciò non cambia di una virgola i fatti, e soprattutto la fatica (e le spese per le riparazioni) che la giovane coppia di gestori dovrà affrontare per poter riaprire il Bacchus alla propria clientela.