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Furti in casa a Trento, Dellai striglia Andreatta

Il deputato al sindaco: "Deve esigere più prevenzione e repressione. Vigili sul territorio prima che a vigilare sul traffico". All'attacco anche Giuliani della Lega: "Agire con ogni mezzo, dai volontari alla Forestale"



TRENTO. Forse da tutti se lo sarebbe aspettato, tranne che da Lorenzo Dellai. Invece il sindaco Alessandro Andreatta sull'imperversare della criminalità in città e i furti in appartamento viene chiamato a rispondere proprio da lui, il suo predecessore e alleato - con il Cantiere civico - nella giunta di Palazzo Thun. Con toni molto duri.

"L'allarme sociale per i furti nelle case in alcuni sobborghi della città di Trento - scrive Dellai - è ormai arrivato a livelli di guardia. Fanno giustamente scalpore gli ultimi fatti di Meano, ma ormai si tratta di uno stillicidio di effrazioni domestiche, senza precedenti nelle nostre comunità".

I cittadini - continua il deputato - devono essere sicuri che le pubbliche autorità non lasciano nulla di intentato per interrompere questa serie di azioni criminose, particolarmente inaccettabili perché violano l'intimità delle abitazioni e concorrono così a dissipare un bene molto più prezioso della refurtiva trafugata. Non c'entra nulla in questo caso la politica di doverosa responsabilità che ogni territorio deve praticare di fronte ai processi migratori tipici di questa nostra epoca. C'entra la capacità della società e delle sue istituzioni di far rispettare, in ogni caso e comunque, regole e principi che costituiscono fondamento ineliminabile della nostra convivenza civile".

Poi l'attacco: "E' utile che si convochi immediatamente il Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica, alla presenza del Sindaco di Trento, il quale - a mio parere - dovrebbe esigere una intensificazione della attività di intelligence, di prevenzione, di controllo e di repressione di questi - come di altri - fenomeni di criminalità e di illegalità diffuse, che non possono essere tollerate. Penso che ogni forza politica abbia il dovere di riflettere e di elaborare proposte concrete; so che - per quanto ci riguarda - il Cantiere Civico Democratico sta lavorando a un documento specifico".

"Per l'immediato - aggunge Dellai -, sarebbe già un segnale importante se il Sindaco di Trento decidesse di aggiornare le direttive al Corpo di Polizia Municipale - in accordo con il Commissario del Governo e con le altre autorità di Pubblica Sicurezza - per dare maggiore priorità operativa al controllo del territorio dei sobborghi nelle ore serali e notturne, mettendo in secondo piano, in questa fase, le azioni di vigilanza sulla sosta, sulla circolazione stradale e sulle altre svariate attività dei cittadini per bene".

"Quando, ormai molti anni fa, la Provincia decise di avviare il Progetto Sicurezza e la riorganizzazione della Polizia Locale, non pensava in verità a rendere più stringente il controllo, già oltremodo pressante, sulle attività normali e quotidiane dei cittadini, ma a garantire loro una maggiore "sicurezza", sempre più percepibile e misurabile, sopratutto nelle ore serali e notturne, in crescente cooperazione con le altre forze di polizia. Continuo a pensare che questa sia la strada da seguire".

 

Sul fenomeno interviene anche la consigliera della Lega nord del Comune di Trento Bruna Giuliani, che chiede in un'interrogazione al sindaco di Trento, Alessandro Andreatta, "se ritenga opportuno intervenire con ogni mezzo a sua disposizione, forze dell'ordine, volontari, guardie forestali, associazione dei carabinieri in pensione e qualsiasi altro organo per contrastare l'aumento dei furti nel capoluogo". "Si sta alzando il livello di paura, ansia e preoccupazione nei nostri cittadini - afferma Giuliani - e in questo momento la nostra solidarietà va a tutte le persone che hanno vissuto tali angherie, tra cui un nostro collega consigliere, Devid Moranduzzo".













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