Furti e bullismo a Trento: tre arresti

Operazione della Polizia, denunciati altri dieci ragazzi tra i 15 e i 17 anni



TRENTO. Una banda di giovani, molti dei quali minorenni, dedita a furti ed episodi di bullismo avvenuti a Trento, è stata individuata dalla polizia che ha arrestato i presunti capi, tre stranieri nati in Italia, due diciottenni e un diciassettenne, tutti con precedenti. Altri 10 ragazzi fra i 15 e i 17 anni, anche italiani, sono stati denunciati.

Le indagini, avviate due mesi fa, ha consentito a squadra mobile e violanti di individuare i presunti responsabili di alcuni episodi di furti e scippi avvenuti nel parco Santa Chiara e nelle piazze Fiera e Dante. La banda avvicinava le vittime, quasi sempre studenti, e dopo averli minacciati si faceva consegnare telefonini e contanti. La banda è accusata anche di avere messo a segno cinque furti in appartamenti a Trento, uno a Lisignago, e un altro nella chiesa di San Lorenzo.

Nel mirino dei giovani ladri, gioielli che venivano portati in negozi di cambio-oro. La stessa banda, secondo la polizia, sarebbe responsabile di una rapina compiuta un mese fa a Trento nel negozio di articoli militari Capuano di via Pasubio. In quell’occasione i giovani si erano impossessati di una pistola «soft air».

Gli arrestati sono un rumeno e un tunisino, appena maggiorenni, e un moldavo di 17 anni. Secondo il questore di Trento, Giorgio Iacobone, «gli episodi evidenziati dalle indagini di polizia restano isolati: la situazione della criminalità diffusa in città è sotto controllo».













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