TRENTO

Funivia del Bondone, il Comune ora ci prova con i privati

Fulvio Rigotti (Funivie) e Fabiano Condini annunciano: «Trentino Sviluppo incaricato di trovare finanziatori»


di Sandra Mattei


TRENTO. Tra i progetti annosi che tornano ricorrenti nei programmi dei candidati sindaco e nei dibattiti cittadini, quello della funivia che colleghi la città al Monte Bondone è senz’altro uno dei più gettonati. Provare per credere, anche in questa tornata elettorale l’uscente sindaco Andreatta l’ha inserito, così come lo sfidante Claudio Cia.

Ora però, il dibattito potrebbe passare dalle parole a qualcosa di più concreto, con la ricetta che pare essere diventata la soluzione per finanziare opere pubbliche in tempi di vacche magre: il project financing. Si tratta, in pratica, di coinvolgere nella realizzazione dell’opera soggetti privati, che possano inoltre gestire l’impresa per rientrare dai costi sostenuti. Attorno alla funivia del Bondone, si sta formando un’alleanza sempre più convinta tra operatori turistici ed amministratori. Lo conferma Fulvio Rigotti, presidente della società Trento Funivie, che si dice convinto della necessità di un progetto che, come dimostrano altre esperienze, si sta rivelando vincente. «Pensiamo a Bolzano - afferma Rigotti - dove il nuovo collegamento sul Renon ha portato ad un aumento dei passaggi del 300 per cento o ad Aosta, dove in 20 minuti si è sulla Pila. La funivia del Bondone può essere un’occasione per incentivare l’offerta turistica di tutto il Trentino e mi sembra che oggi, a differenza che nel passato, ci siano pareri favorevoli da parte sia degli albergatori che degli amministratori. In passato, gli albergatori erano più titubanti, perché temevano la concorrenza della città e purtroppo nemmeno le società impiantistiche precedenti hanno pensato di investire in questo progetto».

Il passo in avanti in questi giorni è che il Comune di Trento ha incaricato Trentino Sviluppo di verificare la disponibilità dei privati di partecipare al progetto. Commenta Rigotti, che è anche vicepresidente di trentino Sviluppo: «È una soluzione che darebbe respiro alla città, ad esempio in occasioni come il Festival Economia, perché si potrebbe usufruire dei posti letto in quota e, viceversa, in altre occasioni il Bondone potrebbe dirottare i turisti in città». Sulla stessa lunghezza d’onda, Fabiano Condini, assessore uscente allo sviluppo economico, che conferma l’incarico dato a Trentino Sviluppo in un conchiuso di giunta per cercare privati che partecipino al finanziamento dell’opera. «Si tratta di un investimento strategico per la città - dichiara Condini - che va pensato non solo in una dimensione sciistica, perché una funivia con cui raggiungere gli impianti del Bondone sarebbe un’attrazione per una città alpina, che potrebbe convogliare i turisti anche d’estate. Abbiamo analizzato l’esperienza di Innsbruck, dove la funivia Nordkette, rinnovata una decina di anni fa, registra 400 mila passaggi l’anno, dei quali sono il 16 per cento sono per lo sci. Nel progetto e nella gestione è coinvolta anche la Leitner». Condini entra nel merito del project financing: «Il momento è il più propizio per collegamento, anche perché la funivia di Sardagna è arrivata a fine vita, perciò sarebbe bene cogliere l’occasione per rivedere tutto l’impianto».

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