Fuel cell, la Valsugana guarda all’Europa

Convegno sulla micro-cogenerazione a Borgo. Moreno dell’Enea: «L’Italia è in ritardo, voi siete avanti: insistete»



BORGO. Un altro passo di Borgo e della Valsugana per la creazione di una “Fuel Cell Valley” trentina. Un passo spinto con forza dal vicesindaco di Borgo Schraffl, tra i promotori assieme ad Enaip Trentino e SofcPower, del convegno (il cui dibattito è stato moderato dal nostro caporedattore Paolo Mantovan) di ieri mattina al centro Enaip (del quale lo stesso Schraffl è stato direttore) dove di è discusso, appunto, di micro-cogenerazione fuel cell.

«Siete un’isola felice rispetto al resto d’Italia - ha ricordato l’ingegnere Angelo Moreno di Enea - dove invece non si sta facendo niente in questa direzione. Il rischio è che l’arretratezza del nostro paese possa mettere a rischio anche il vostro lavoro ed è per questo che vi consiglio di agganciarvi al traino europeo». E proprio l’Unione europea, con l’ottavo programma quadro per la piattaforma sull’idrogeno e le celle combustibili, le fuel cell appunto, ha messo sul piatto 1.400 milioni di euro, metà da fonte privata.

Dal 2012 in Valsugana, grazie alla SofcPower, sono stati installati tre impianti dimostrativi: uno a Roncegno e due a Borgo. «La mia speranza è che si possa arrivare a breve alla formulazione di un progetto industriale in Valsugana - ha aggiunto Schraffl - e che questo territorio sia capace di far diventare quella che oggi è una fiamma una vera e propria torcia che possa illuminare il futuro dei nostri giovani».

I vantaggi della nuova tecnologia a fuel cell sono stati al centro dell’intervento del professore Paolo Baggia dell’Università di Trento con Andrea Lanzini del politecnico di Torino che ha fatto il punto della situazione sul progetto Ebe-field. In Valsugana, come detto, si vuole realizzare un centro di competenza sulle fuel cell, unico in Italia. «Così come unico è l’impianto che qui a scuola - ha ricordato il direttore dell’Enaip Sergio Bailo - abbiamo a disposizione per la formazione dei tecnici che a breve si occuperanno della progettazione e della manutenzione dei nuovi impianti. Un’isola cogenerativa che ci permetterà di fare formazione anche agli installatori già presenti sul territorio e studenti di altre regioni». Per il presidente di Trentino Sviluppo Diego Laner la micro-cogenerazione è una vera opportunità per un nuovo modello di sviluppo sia in Valsugana sia in tutto il Trentino, mentre Alberto Ravagni che ha presentato l’attività di SofcPower e gli ottimi risultati raggiunti dalla Dolomitech di Villa Agnedo con il minibus a fuell cell oggi in servizio in Val di Fiemme.

Durante i lavori è stata letta una nota del ministro dello sviluppo economico Flavio Zanonato. «A breve - si legge - presenteremo un disegno di legge in materia di politica industriale con l’istituzione di un credito d’imposta per le imprese che investono in ricerca e sviluppo. In tutto 600 milioni di euro per i prossimi 3 anni e tra le attività ammissibili rientra anche il settore della micro-cogenerazione a celle combustibile». Un bel passo avanti, hanno sottolineato in molti. (m.c.)













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