«Frutta trentina nelle scuole» 

Il conchiuso di giunta. L’esecutivo Fugatti vuole che gli appalti per mense scolastiche e strutture socio-sanitarie puntino in prima battuta sui prodotti agroalimentari locali: «Li comprano anche con i nostri contributi. Si cambi strada»



Trento. «prima i (frutti) trentini». l’attenzione della giunta fugatti si allarga alla salvaguardia dei prodotti ortofrutticoli nostrani. con un doppio intento: stare al fianco dei produttori trentini e garantire alle grandi comunità (scuole, case di riposo, ecc) la sicurezza di trovarsi nel piatto frutta e verdura a chilometro zero. il tutto con un conchiuso di giunta che l’esecutivo provinciale di centrodestra ha deciso ieri di mettere nero su bianco. e la novità dovrà essere inserita già nel decreto legge che riguarderà l'assestamento di bilancio 2019. insomma già da quest’autunno: «i nostri uffici ora hanno un mandato preciso. certo questa nostra decisione ora va attuata tenendo conto delle norme, sia europee che nazionali, che regolano gli appalti. la volontà della giunta è quella di valorizzare la presenza dei prodotti locali all’interno delle mense e delle strutture sociosanitarie» osserva giulia zanotelli, assessore all’agricoltura.

La proposta è stata presentata a pochi ore dalla sua ideazione ieri mattina all’assemblea dei soci della federazione trentina della cooperazione. l’idea è quella appunto di dare mandato ai dipartimenti della provincia che si occupano di questi settori di elaborare una proposta di normativa per un maggiore utilizzo dei prodotti agricoli e agroalimentari trentini, di qualità riconosciuta e certificata, e a basso impatto ambientale, nei servizi di ristorazione collettiva pubblica.«siamo convinti - ha detto fugatti - che la promozione dei prodotti agricoli e agroalimentari nei servizi di ristorazione scolastica e assistenziale sia ancora insufficiente. va considerato fra l'altro che gli enti privati che a vario titolo gestiscono oggi questi servizi non sono tenuti a dare seguito alle prescrizioni in materia già adottate dalla provincia, nonostante siano finanziati in misura prevalente dall’ente pubblico attraverso tariffe o contributi. su questa materia, dunque, è opportuno intervenire con norme più stringenti per valorizzare più pienamente la filiera trentina, generando al tempo stesso benefici per gli stessi consumatori» ha detto il governatore.

Già nel passato, anche recente, fugatti si era detto convinto che un aiuto concreto agli agricoltori (e si riferiva soprattutto a chi aveva subito danni per la tempesta di ottobre) la si poteva dare comprando di più prodotti locali. per esempio alla benedizione dei mezzi agricoli alla festa del ringraziamento, lo scorso autunno aveva fatto una promessa: «quando avevo responsabilità di governo a livello nazionale ho apprezzato l’impegno di coldiretti a tutela del prodotto agricolo made in italy. una battaglia che questa associazione sta facendo, e che mi permetto di declinare in chiave del tutto locale: nei nostri acquisti dobbiamo rivolgere la nostra attenzione prima di tutto ai prodotti trentini. è il miglior modo per dimostrarci comunità sensibile e solidale, capace di valorizzare la fatica e l’impegno di chi in questa terra crede». G.T.













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