politica

Frontex, Germania e Ucraina: Prodi a tutto campo da Terzolas

L'ex premier ha dato il via alla scuola di formazione della Rosa Bianca. Domani il dibattito con Letta



TERZOLAS. Esordio con Romano Prodi, oggi a Terzolas, per la scuola di formazione politica della Rosa Bianca. Le nuove prospettive di aiuto europeo con il progetto Frontex plus per il controllo del Mediterraneo - ha affermato l’ex premier - sono «una soluzione per evitare tragedie umane e morti, ma non per regolare i flussi. È utilissimo per l'emergenza, perché si salva la vita della gente, ma per affrontare il problema generale per il futuro serve invece un'azione politica».

Così Romano Prodi ha commentato l'apertura europea nei confronti dell'Italia per collaborare nel controllo delle acque del Mediterraneo. «La Libia - ha aggiunto - è una strana chiave: è un collettore di due tragedie di cui la prima è quella delle guerre dei siriani e degli eritrei e la seconda quella della fame dei subsahariani. Ci sono paesi, come Niger, Burkina e Mali che raddoppieranno la loro popolazione in 19-20 anni anzichè in 25. O aiutiamo lo sviluppo oppure di fronte alla fame non c'è alternativa». «L'Italia ha diritto a un gesto di solidarietà da parte dell'Europa. Ma sull'affrontare il problema per il futuro siamo a zero».

Romano Prodi ha parlato anche di Germania: «Ha dei problemi economici che prima non aveva, ma non vedo cambiamenti della politica di questo paese». Così ha commentato le ultime dichiarazioni del ministro tedesco delle Finanze Wolfgang Schaeuble. «Per me - ha aggiunto Prodi - il quadro è chiarissimo da un anno e mezzo: penso che la delusione tedesca degli ultimi mesi possa far ripensare la politica. Finora però non lo vedo». A proposito del fatto poi che Schaeuble abbia parlato di fraintendimento per le dichiarazioni del presidente della Bce, Mario Draghi, Prodi ha concluso: «quella del ministro tedesco non è una correzione sull'interpretazione ma una chiara manifestazione politica: il discorso di Schaeuble è dire chiaramente che non è cambiato nulla».

L'ex premier non ha commentato invece le indicazioni italiane per avere Federica Mogherini alla guida della politica estera europea. «Il punto è - ha affermato Prodi - fare una battaglia per avere una politica estera europea». Quanto all'Ucraina, «arrivati a questo punto il gioco delle sanzioni ha sostituito per ora la guerra».

Domani Prodi dialogherà con l’altro ex premier Enrico Letta,con Lorenzo Dellai e Giovanni Bazoli, sul tema dello sviluppo del Trentino, dell'Italia e dell'Europa, in un momento di ricordo dedicato a Beniamino Andreatta e Bruno Kessler, che hanno ispirato e formato generazioni di amministratori e cittadini attivi nelle comunità locali.













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