Fraccaro: «No a patti con la Lega» 

Il ministro M5S: «Con il reddito di cittadinanza un risparmio di 30 milioni per le casse provinciali»


di Sandra Mattei


TRENTO. Ieri era a Storo per un incontro con i candidati del M5S, oggi al Parco di Paneveggio per una visita con il capolista Filippo Degasperi. Anche il ministro per i rapporti con il parlamento Riccardo Fraccaro è in tour nelle valle trentine.

Ministro Fraccaro, a livello nazionale il vostro cavallo di battaglia è il reddito di cittadinanza, ma in Trentino beneficiano già dell’assegno unico 130 mila persone, tra sostegno al reddito, figli, asili nido e invalidi. Se qui il welfare funziona cosa cambia per i trentini?

Con l'approvazione del reddito di cittadinanza a livello nazionale ci saranno grandi vantaggi anche per il Trentino Alto Adige. La componente base dell'assegno unico, che costa 17 milioni, sarà sostituita dalla nostra misura mentre la quota relativa alla cura e l'educazione dei minori, pari ad altri 37 milioni, sarà quasi del tutto assorbita. Grazie al reddito di cittadinanza ci sarà un risparmio di ben 30 milioni di euro per le casse provinciali e, in più, si stimoleranno occupazione e crescita. Si tratta infatti di una misura che rientra tra le politiche attive del lavoro perché prevede dei programmi di riqualificazione professionale e la riforma dei centri per l'impiego. Questo consentirà di rilanciare consumi e produttività.

Su pensioni e reddito di cittadinanza già si parla di rinvio. Ha ragione chi sostiene che non riuscirete a realizzare tuto?

Nessun rinvio, il reddito di cittadinanza e il superamento della legge Fornero sono i due pilastri della manovra del popolo che finalmente mette al centro le priorità degli italiani. Noi vogliamo aiutare chi cerca lavoro e favorire la staffetta generazionale mantenendo le promesse fatte ai cittadini.

In Europa si andrà allo scontro frontale?

Non c'è uno scontro con l'Europa, questo racconto fa comodo ad alcuni partiti che siedono nelle istituzioni Ue e si preparano alla campagna elettorale. Noi siamo per il dialogo. L'Italia è tra gli Stati fondatori, vogliamo contribuire a rendere più forte e solidale l'Unione europea iniziando ad abbandonare le ricette fallimentari dell'austerity. La nostra è una manovra espansiva che coniuga la stabilità economica a quella sociale: anche in Italia, come in Europa, ci sarà il reddito di cittadinanza e si andrà in pensione ad un'età dignitosa.

Ieri l’attentato alla Lega di Ala. C’è un rischio sicurezza in Trentino e che misure prendere per evitare questi atti?

Atti del genere vanno sempre condannati con fermezza e auspichiamo che le forze dell'ordine accertino i responsabili. In generale, in materia di sicurezza dobbiamo sottolineare che la politica dei tagli lineari ha sottratto risorse preziose e con il blocco del turn over si è ridotto l'organico. Noi puntiamo su nuove assunzioni nella Polizia e nell'Arma ma anche a migliorare la qualità del loro lavoro con investimenti per la formazione e l'addestramento, nuove dotazioni e un maggior accesso alle banche dati.

Il M5S appare schiacciato anche qui dalla Lega e da Salvini che mediaticamente occupa lo spazio. Se Fugatti avesse bisogno di aiuto per governare, potreste fare un patto di governo?

La nostra posizione è chiara: nessuna alleanza. Il M5S a livello locale corre con la propria lista e in Trentino-Alto Adige i cittadini sanno di poter contare su una forza politica coerente e concreta che ragiona sui programmi, non sulle poltrone. Il centrodestra si presenta con una miriade di partiti coalizzati solo per raccattare voti ma senza alcuna prospettiva unitaria di governo. D'altra parte il centrosinistra ha ormai esaurito il proprio ciclo e i trentini chiedono una svolta.

Sulla pace fiscale e la nazionalizzazione di Alitalia si stanno alzando voci critiche anche dentro la maggioranza. È così?

Ci sono sensibilità diverse ma l'importante è che si arrivi sempre ad una sintesi. La pace fiscale riguarderà solo chi è in regola con le dichiarazioni. Quanto ad Alitalia, è la prima vera operazione di rilancio della compagnia che peraltro è prevista dal contratto. Siamo coesi.

Il ministro della cultura Bonisoli è stato al Mart. Cosa intende fare il M5S su ricerca e istruzione punti di forza delle politiche provinciali?

Le politiche provinciali hanno applicato la logica clientelare anche all'istruzione, noi invece vogliamo tornare ad investire sulla formazione e la ricerca con una gestione pubblica e trasparente. I partiti trentini in questi anni hanno usato l'istruzione come uno strumento di controllo. Il M5S vuole rilanciare il settore valorizzando le eccellenze dei territori con ricadute positive in termini culturali ed economici.

Un'idea forte su cui il M5S punta per Trentino del futuro?

L'autonomia dev'essere un modello di amministrazione efficiente, è questa la chiave per il futuro del Trentino. È sui temi prioritari per i cittadini che l'autogoverno deve dimostrare di essere un valore aggiunto per i territori. I vecchi partiti hanno usato l'autonomia solo per difendere prebende e privilegi, il M5S vuole invece avvicinare le istituzioni ai cittadini. Grazie all'impegno sui punti nascite e al lavoro del ministro Grillo abbiamo ottenuto un grande risultato per Cavalese. Con la sottosegretaria Pesce abbiamo dato attenzione alla nostra agricoltura di qualità con i vitigni resistenti e le coltivazioni senza pesticidi. Insieme al ministro Costa incontrerò i cittadini impegnati nei comitati per il no alla Translagorai.

Che obiettivo minimo vi date per il 21 ottobre?

Con il nostro candidato Filippo Degasperi abbiamo l'obiettivo di guidare la Provincia che invece di essere traino per lo sviluppo è diventata un freno.















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