Foto alla ragazzina nuda: arrestato

Un trentino di 49 anni era in vacanza in Croazia quando ha chiesto ad una giovanissima di togliersi il costume



TRENTO. Ha fermato la macchina quando ha visto un gruppo di ragazzine che stavano giocando. È uscito dall’abitacolo con la macchina fotografica e ha iniziato a scattare. Ma non si è fermato qui. Ad una ragazzina che era in costume da bagno ha chiesto di togliersi gli indumenti e ha continuato a fotografarla nuda. Tutto questo è un reato, si tratta di pedofilia, e con questo capo d’accusa è stato arrestato in Croazia un trentino di 49 anni. Per lui il giudice inquirente di Gospic Dusan Sporcic ha firmato l’ordine di custodia cautelare della durata di trenta giorni. Il trentino ha presentato ricorso contro la carcerazione preventiva, ma su questo si dovrà aspettare il pronunciamento del tribunale di secondo grado. E in attesa di questo decisione da parte del procuratore di Gospic, Vera Magdic BIzanovic, non arrivano indicazioni sulle generalità dell’uomo se non che ha 49 anni e che abita a Trento. Lui è già stato interrogato ed è stata interrogata anche la ragazzina austriaca che ha «obbedito» all’uomo e si è fatta ritrarre nuda, assieme ad un testimone che avrebbe assistito alla scena. Tutto questo è successo a Karlobag (Carlopago) cittadina sulle coste nella parte settentrionale della Dalmazia (davanti all’isola di Pag). Qui, a quando pare, l’uomo era in vacanza e si muoveva da solo in automobile. In base alle informazioni che è stato possibile raccogliere, il trentino avrebbe parcheggiato poco distante da un gruppo di ragazzine con l’intenzione di fotografarle mentre giocavano. Ma è andato oltre chiedendo ad una di queste (minorenne) di togliersi il costume da bagno per scattare altre immagini.

La scena è stata notata da alcune persone che hanno avvertito le forze dell’ordine e quindi il presunto pedofilo è stato arrestato dalla polizia croata. La richiesta di custodia cautelare avanzata dal procuratore competente è stata accolta dal giudice perché sembrerebbero sussistere i rischi di inquinamento delle prove e di reiterazione del reato. C’è stato anche un controllo da parte della polizia nel computer portatile che sarebbe stato trovato nell’auto del trentino. E salvate nella memoria sarebbe state trovate altre foto - e quindi non solo quelle scattate a Karlobag - e filmati dal contenuto che è stato giudicato pedopornografico.

La legge croata prevede per i reati di pedofilia fino ad otto anni di reclusione. Come detto il trentino ha presentato ricorso contro l’ordinanza di custodia cautelare di un mese, ma questa dovrà essere esaminata da un tribunale di appello che ne valuterà la sussistenza. ©RIPRODUZIONE RISERVATA













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