Fondazione Mach, arrivano 4 nuovi vitigni

Via alla coltivazione di due rossi e due bianchi, incroci di Teroldego e Lagrein e di Moscato e Malvasia



TRENTO. Al via la coltivazione dei primi quattro nuovi incroci di “Vitis vinifera”, tolleranti a botrite, selezionati dalla Fondazione Edmund Mach di San Michele. È di questi giorni la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell'iscrizione al Registro nazionale delle varietà di vite di «Iasma Eco 1», «Iasma Eco 2» (entrambi rossi, incroci di Teroldego e Lagrein), e «Iasma Eco 3» e «Iasma Eco 4» (entrambi bianchi, incroci di Moscato e Malvasia). Si tratta dei primi frutti dell'attività di miglioramento genetico della vite per incrocio naturale iniziata 16 anni fa. Il materiale - informa la Fondazione Mach - sarà presto messo a disposizione degli operatori interessati attraverso il Consorzio innovazione vite, che gestirà il brevetto delle varietà. Intanto a San Michele si sta già puntando alla selezione di varietà tolleranti a oidio e peronospora.













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