Finiti nelle stufe perginesi 15 mila metri cubi di legna

L’Asuc ha presentato i dati degli ultimi 5 anni sotto la guida di Roberto Filippi Tra gli impegni spiccano la realizzazione della malga e le lezioni nelle scuole


di Roberto Gerola


PERGINE. Circa 15.000 quintali di legna da ardere più 350 metri cubi di legname da opera sono stati assegnati ai censiti perginesi residenti nel territorio dell’Asuc Pergine. I dati si riferiscono agli ultimi cinque anni di mandato del Comitato guidato da Roberto Filippi. Le richieste di porzioni di legna si aggirano sulle 80/90 all’anno e sono tutte soddisfatte. Diminuiscono le richieste di legname da opera in quanto «tetti non se ne fanno più», dice Filippi.

Filippi è stato eletto nel 2009 insieme e nella prossima primavera si procederà a nuove elezioni. Con lui anche Giuseppe Fruet, Gino Froner, Giulio Baitella e Angela Fellin. Proprio la “quota rosa” non potrà più candidarsi in quanto ora residente a Serso e quindi fuori dal territorio Asuc.

Roberto Filippi punta l’attenzione innanzitutto sulla realizzazione della malga con la casara. L’investimento è stato di 600.000 euro (230.000 di contributo provinciale) più l’attrezzatura (120.000 euro); il rimanente a carico dell’Asuc. Qui si innesta il discorso finanziamento. «I lotti di legname venduti sono stati pari a circa 5.500 metri cubi e il ricavato ha coperto gran parte della spesa specialmente quest’ultimo anno che ha visto l’aumento del 25-30% del valore (la produzione di Austria e Germania è bloccata) con, di conseguenza, un maggior introito e in particolare per il larice: il nostro è di buona qualità e quindi molto prezioso». Ma l’aspetto interessante, sottolineato da Filippi, riguarda l’informazione.

Ormai da una decina d’anni (Filippi fu eletto nel 2003), con tutte le quinte elementari (sono 11), si attua un percorso didattico di quattro lezioni tenute da Consolida: bosco, piante, confini, cartografia, sono gli argomenti e quindi uscita sul territorio a Malga Montagna Granda per una lezione con visita alla malga e pranzo. «A loro - dice - spieghiamo anche cosa siano gli “usi civici” e i suoi obiettivi». Per quanto riguarda le prospettive: «Siamo sempre in attesa di poter attuare il progetto relativo allo stallone - dice Filippi - e di completare la sistemazione dei campivi». L’intervento all’edificio è legato allo sviluppo della Panarotta. «E’ prevista la realizzazione di una colonia al posto dello stallone - dice Filippi - ma siamo in attesa del più ampio discorso relativo alla Panarotta. Noi ci saremo». Per il campivo (si parla della parte a valle della malga), sul piano di sviluppo rurale (Comunità europea) dal 2009 al 2014, i finanziamenti sono esauriti. «Li riceveremo – dice - sul prossimo Psr 2014-2019. Si tratta del 3° e ultimo lotto. Gli altri due, già eseguiti sono verso la valle del Rigolor». Infine, la strada. Sono 4 chilometri dalla provinciale al confine con Frassilongo. «Ci costa un sacco di soldi per la manutenzione. Occorre asfaltarla e che la Provincia se la prenda in carico come collegamento Panarotta - Valle dei Mocheni. Del resto tutti i sindaci interessati sono d’accordo».

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