il caso

Finanziere pestato al Ciolda, due condannati

In abbreviato 4 e 6 anni a Omar Dafher e Aleedine Manai per lesioni gravi a Mario Aiello. Caduta l’accusa di tentato omicidio



TRENTO. Prima era stato colpito al viso e poi, quando era a terra, i tanti calci lo hanno raggiunto in ogni parte del corpo. Un’aggressione violenta che aveva fatto scattare l’arresto di due ragazzi con l’accusa di tentato omicidio. Sì perché le condizioni del ferito, Mario Aiello, finanziere a Trento, erano gravissime. È stato a lungo in rianimazione e solo dopo quasi un mese era stato dichiarato fuori pericolo. In ospedale c’era rimasto circa tre mesi e gli è stata riconosciuta un’invalidità del 15 per cento.

Era la notte fra il 15 e il 16 luglio quando , all’esterno del Ciolda, il noto locale sul lago di Caldonazzo, era scattata l’aggressione per motivi banalissimi. E ieri davanti al gip Forlenza, l’abbreviato che ha visto la condanna dei due arrestati un anno fa. Omar Dafher, 25enne, e Aleedine Manai, 23 anni, sono stati condannati rispettivamente a 4 e sei anni e al pagamento di 75 mila euro (è di 35 la provvisionale) per danni morali. Il primo resta in carcere, il secondo ai domiciliari. Pene quelle decise dal giudice più basse rispetto a quello che aveva chiesto la procura: 4 anni e 8 mesi per il primo, 6 anni e 8 mesi per il secondo, derubricando l’accusa da tentato omicidio a lesioni gravi. Una modifica del capo d’imputazione contro la quale si è speso l’avvocato di parte civile ma che è stata accolta dal giudice.

«Massacrato di botte» così scriveva il giudice che aveva disposto la custodia cautelare per i due. Un provvedimento che conteneva anche la ricostruzione di quanto successo. Tutto sarebbe iniziato con Manai (difeso da Andrea de Bertolini e Francesca Pesce) che avrebbe iniziato ad apostrofare con frasi sconce la donna che era con Aiello (e che ieri è stata risarcita con mille euro). Il finanziere ha reagito e chiesto spiegazioni. Ma questo punto Dafher (che si è appoggiato all’avvocato Rambaldi) ha rotto un bicchiere e si è avvicinato minacciosamente. Un addetto alla sicurezza, però, li ha separati. Ed è stato a questo punto che Aiello e Manai sono usciti dal locale. In questo frangente, Manai e l'amico Dafher si sarebbero incitati a vicenda dicendo: «Dai che adesso lo ammazziamo di botte». E quando sono stati all'esterno l'aggressione è stata brutale. Manai prima avrebbe colpito con un calcio al volto Aiello che è caduto a terra. Si è rialzato cercando di fermare l'aggressore protendendo in avanti le mani, ma Manai lo avrebbe colpito con una gragnuola di pugni e poi con un calcio in testa che lo ha fatto cadere nuovamente a terra. Questa volta la caduta è stata rovinosa, il finanziere ha battuto la testa ed è rimasto esanime. Ma i due aggressori non si sarebbero fermati: Manai avrebbe preso a calci in testa l'uomo a terra imitato da Dafher. In pochi secondi il finanziere è stato raggiunto da molti calci, tutti alla testa. Colpi che hanno provocato gravi ematomi e traumi cerebrali. Dopo l’abbreviato di ieri Dafher è rimasto in carcere: era ai domiciliari ma un mese fa aveva violato le prescrizioni. Nelle ore in cui gli era stato concesso di uscire per andare a lavorare, era stato trovato al lago.













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