Finanza, scoperti 202 evasori totali Allarme eroina: «Rischio epidemia» 

La festa delle Fiamme gialle. Grazie alle attività d’indagine sono stati recuperati 227 milioni di euro di imposte dirette e Iva evase in regione Droga, sequestrate 1,2 tonnellate di stupefacenti. Il generale Maccani: «Adolescenti in pericolo, agganciarli prima che ci sia un ritorno agli anni ’90» 


Valentina Leone


Trento. Le direttrici sono molteplici: lotta al traffico di stupefacenti, contrasto alla criminalità organizzata, all’evasione fiscale e al lavoro nero. Le attività d’indagine che quotidianamente e con impegno porta avanti la Guardia di Finanza di Trento sono state ricordate ieri, nel corso della festa per il 245esimo anniversario del Corpo, tenutasi al Comando regionale. E possono tradursi in cifre e numeri.

Lotta all’evasione

Sono 202 gli evasori totali scoperti negli ultimi 17 mesi in provincia (354 in totale considerando i casi registrati in Alto Adige), e nello specifico dal 1 gennaio 2018 al 31 maggio 2019. Sono 292 le indagine di polizia giudiziaria, accompagnate da 899 interventi tra verifiche e controlli fiscali, che hanno consentito di recuperare a tassazione oltre 95 milioni di euro di imposte dirette (Irpef e Ires) e Iva evase (277 milioni tra le due province). I soggetti denunciati e ritenuti responsabili di 214 reati fiscali sono 250: andando a guardare le tipologie di contestazioni, nel 78% dei casi si tratta di reati ad elevata gravità (ad esempio la frode fiscale). Sono 26 i casi di frode all’Iva, per un valore complessivo di circa 10 milioni di euro; sul fronte dell’evasione internazionale sono 11 i casi scoperti in provincia, con un recupero a tassazione di oltre 45 milioni di euro.

Capitolo evasori: 202, come si diceva, i soggetti finiti nella rete delle Fiamme gialle. C’è di tutto: dal soggetto completamente sconosciuto al fisco, che però si muove a bordo di auto di lusso, alla mancata dichiarazione di alcuni compensi percepiti in caso di più datori di lavoro, all’officina meccanica totalmente in nero gestita da padre e figlio in val di Fassa e scoperta recentemente a seguito di un’indagine condotta da Fiamme gialle e polizia. E poi un altro dato che fa riflettere: sono 97 i finti poveri smascherati in regione e che avevano tentato di chiedere i sussidi pubblici. E proprio sui finanziamenti indebitamente percepiti, la Finanza parla di oltre 5 milioni di euro rintracciati, con 87 persone denunciate. Per quanto riguarda invece gli affitti in nero, altro capitolo costantemente monitorato, è stato recuperato circa un milione di euro di imposta evasa. Sul fronte appalti, invece, su Trento sono stati contestati importi assegnati irregolarmente per oltre 4 milioni di euro, con 44 persone denunciate.

Droga

Il generale di Brigata Ivo Maccani ha parlato di «realtà desolante che non risparmia nessuno, giovani e meno giovani». Il riferimento è al consumo e al traffico di sostanze stupefacenti: in provincia, negli ultimi 17 mesi, è stato sequestrato un quantitativo pari a oltre una tonnellata: di questi oltre cento chili sono cocaina ed eroina. «C’è un filo sottile sul quale si avventurano sempre più adolescenti: è quello dell’eroina», ha aggiunto il generale. «Fondamentale è agganciarli prima che si torni a un’epidemia come negli anni ’90. La parola eroina non fa paura come una volta, i dati però parlano chiaro: nei soli primi 5 mesi del 2019 abbiamo sequestrato in regione un quantitativo di eroina pari all’intero quantitativo sequestrato nel 2018». Maccani ha inoltre evidenziato come sul territorio si sia assistito, nel 2019, ad una significativa crescita dei giovani segnalati quali consumatori o detentori di modiche quantità, molti dei quali di età compresa tra i 15 e i 19 anni.

«Follow the money»

Il generale ha posto l’accento sull’impegno costante nel contrasto alla criminalità organizzata, «soprattutto con investigazioni incentrate sui patrimoni». Non solo: le Fiamme Gialle stanno seguendo con attenzione la circolazione del contante, soprattutto quello di taglio elevato. La regione risulta infatti tra quelle dove risulta maggiore la circolazione delle banconote, in particolare per i tagli da 200 e 500 euro. Una potenziale spia, visto che la criminalità organizzata ama l’anonimato garantito dalle banconote. Altra cifra rilevante: il valore del riciclaggio accertato in regione ammonta a oltre 68 milioni di euro, con oltre 2 milioni per il Trentino.













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