«Ferragosto, a noi il lavoro non manca»

Pronto soccorso, 118 ed elisoccorso pronti 24 ore su 24 a intervenire. In allerta per gli incidenti ma anche per il caldo


di Paolo Piffer


TRENTO. Non staccano mai. Il servizio è 24 ore su 24. Ancor di più oggi, a Ferragosto, che Meteotrentino ha previsto di bel tempo pur con «temporanei annuvolamenti localmente associati a brevi rovesci e temporali». In sintesi, sole a palla per quasi tutta la giornata. Che invita a uscire. Quindi, tanta gente in montagna, ai laghi, sulle strade. Salvo poi trovarsi, magari, su un sentiero in quota, col temporale passeggero, breve ma intenso, che può mettere in difficoltà.

Nucleo elicotteri, pronto soccorso e 118, sono pronti, una macchina ormai rodata. I custodi della nostra incolumità, quando il caso volge al peggio.

Al nucleo elicotteri il comandante Bruno Avi è appena sceso dal mezzo. Risponde al cellulare appena concluso un intervento ed è già chiamato per il prossimo. «Cosa mi aspetto a Ferragosto? Una giornata come le altre, tipica d'estate - minimizza - magari con incidenti non particolarmente gravi, si spera. Come in questi ultimi giorni. Ma siamo sempre nell'ordine della decina di chiamate al giorno, si tratti di una caviglia rotta o di un malore. E si va. Forse domani (oggi per chi legge, n.d.r) ci sarà un po' più da lavorare. Staremo a vedere. Finora (non era ancora sera, n.d.r.) siamo a 8 ma un altro paio ne facciamo». Due gli equipaggi in servizio. Complessivamente, tra piloti, personale in volo e a terra, medico e non, saranno impegnati tra i 20 e i 25 operatori.

Anche al pronto soccorso del Santa Chiara lo staff è nero su bianco nell'ordine di servizio: 13 medici e 21 infermieri suddivisi nei vari turni. Il primario, Claudio Ramponi riflette. «In questo caso, a Ferragosto - afferma - la quantità del lavoro dipende dal tempo, che è previsto bello. Giorno festivo e quindi gente in montagna e sulle strade ma, soprattutto, caldo. Sì, perché è ben vero che gli interventi che impegnano al massimo le nostre risorse sono quelli rivolti ai politraumatismi, tipici di incidenti in montagna o sulle strade. I codici rossi, insomma, quelli più gravi. Però, con questo caldo, la “normalità” è rappresentata dall'arrivo di tanti anziani con problemi respiratori o cardiocircolatori. Sono loro quelli che, come quantità, soffrono maggiormente. Se si vanno vedere le serie storiche, l'anno scorso a Ferragosto sono arrivate al pronto soccorso tra le 250 e le 300 persone, complessivamente, per le varie patologie. L'ordine di grandezza è quello, se stiamo ai numeri. Siamo pronti, tutte le discipline, come al solito, sono coperte nell'arco delle 24 ore».

Da dove tutto parte, dal 118 al quale arrivano le chiamate che vengono smistate agli operatori, si tratti di elicotteri, ambulanze, soccorso alpino, il responsabile Alberto Zini snocciola numeri: 4 operatori per le chiamate d'emergenza e oltre 50 ambulanze, di cui 12 dell'azienda sanitaria provinciale e 43 postazioni di volontariato dislocate in 36 presidi territoriali. «Certo - sottolinea il responsabile di Trentino Emergenza 118 - questo è un periodo caldo, in tutti i sensi, sia da quello atmosferico che per quanto riguarda le chiamate. Il nostro assetto è quello abituale. Intendo ciò che è previsto per i week-end estivi. D'altronde a Ferragosto c'è movimento ed è quindi presumibile che il lavoro possa essere un po' più del solito. Diciamo più intenso. Speriamo che vada tutto bene. Noi siamo pronti». Quindi l’augurio è che sia un buon Ferragosto per tutti e che chi deve intervenire in caso di incidenti o malori non abbia nulla da fare. Per il bene di tutti.

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