«Famiglia, la vostra è un’autonomia virtuosa»

All’inaugurazione del Festival il ministro Riccardi loda il “modello Trentino” E domani al Centro congressi di Riva arriva il presidente del consiglio Monti



TRENTO. “Benedetto” dal ministro per la cooperazione internazionale e l’integrazione Andrea Riccardi, si è aperto ieri a Riva del Garda il Festival della Famiglia. La manifestazione, che gode dell'alto patronato del Presidente della Repubblica, che si terrà fino a sabato. Il festival propone tre giorni di confronto sulla famiglia contemporaneo e sul suo ruolo nella società e nell'economia. Gli argomenti che verranno affrontati sono i più vari: dalle politiche per la famiglia al “digital divide” , dalla tecnologia alla comunicazione, dalla storia alla medicina, ma anche gioco e divertimento con ipersonaggi del Fantabosco della popolare Melevisione. Agli incontri al Centro congressi si alterneranno esperti di caratura nazionale e ci sarà anche il presidente del consiglio Mario Monti, atteso sabato per mezzogiorno alla chiusura del festival, assieme al ministro Riccardi e al presidente della Provincia Lorenzo Dellai.

Dopo la cerimonia d’inaugurazione, Ugo Rossi ha messo in evidenza la vocazione sperimentale del Trentino: «La famiglia è una società in miniatura e noi in Trentino stiamo davvero cercando di crederci alla famiglia», mentre il ministro Riccardi ha elogiato la Provincia per aver realizzato «una connessione profonda fra la realtà locale, i comuni, la storia di questo territorio e lo Stato».

Riccardi ha avuto parole di apprezzamento anche per l’“autonomismo virtuoso” del Trentino, in un momento in cui sono in discussione le autonomie locali «e in cui ci troviamo di fronte ad alcune situazioni sconcertanti, c'è una prassi, quella della vostra Provincia, che ha realizzato una connessione profonda fra la realtà locale, i comuni, la storia del Trentino e lo Stato». Nel lodare il “modello trentino”, Riccardi ha affermato che «non dobbiamo sospendere le autonomie perché talune hanno funzionato male. Dobbiamo avere la capacità di dire che le esperienze virtuose debbono diventare ispiratrici di una cultura politica nazionale».

Ugo Rossi ha ripercorso le scelte della Provincia in tema di politiche familiari, evidenziando i tratti salienti della legge: «La prima caratteristica è aver messo in campo politiche familiari non episodiche, ma strutturali, pensate per durare nel tempo. La seconda è che si tratta di politiche trasversali, all'interno di tutti i settori della pubblica amministrazione. Il terzo aspetto riguarda la definizione di famiglia, che abbiamo cercato di evitare per ampliare le nostre politiche a tutte le famiglie contemporanee. Infine abbiamo cercato di sostenere le iniziative della società civile:spesso le associazioni arrivano prima della pubblica amministrazione». Rossi lancia un appello al mondo delle imprese: «Dobbiamo coinvolgere di più il tessuto economico e produttivo della nostra provincia, perché la famiglia è una grande risorsa».













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